
Qualche settimana fa mi sono imbattuto in una specie di sponsorizzazione.
Ho scritto una specie perché si trattava di un post su un social network, fatto da un serramentista che pubblicizzava gli infissi che vendeva.
Anche se nell’immaginario comune i social network sono luoghi virtuali dove svagarsi, non so se lo sai ma esistono diversi gruppi di discussione dove ci si può confrontare su argomenti utili.
Io ad esempio sono iscritto a diversi gruppi tecnici dove mi confronto con i colleghi di tutta Italia e dove posso valutare meglio le particolarità della categoria in cui opero.
Anche Sana Finestra ha un suo gruppo, e lo puoi trovare cliccando QUI
Tornando agli altri gruppi devo dirti però che molto spesso mi imbatto in situazioni che non mi fanno molto piacere.
Scoprire che c’è ancora una nutrita parte di miei colleghi che argomentano come dei perfetti principianti non mi fa certo piacere, specialmente dal punto di vista della cattiva luce in cui queste persone mettono la mia categoria.
Proprio come successo quando mi sono imbattuto nella “specie di sponsorizzazione” di cui ti ho parlato prima.
Come puoi vedere nella schermata presa da Facebook, il mio collega ha postato una foto dello schermo del suo pc che raffigura un programma di preventivazione.
So che all’apparenza a te può sembrare che non ci sia niente di strano, ed è appunto questo il motivo per cui con questo articolo voglio metterti in guardia.
La schermata è quella tipica di ogni preventivo che ti troverai a valutare, il disegnino della finestra, le dimensioni, e tutte le caratteristiche tecniche del prodotto.
Tra queste caratteristiche ci sono anche quelle relative al vetro ed è proprio qui c’è una magagna.
Il vetro previsto non è regolare, perché non rispetta la relativa norma UNI 7696
Leggendo la riga Vetro evidenziata, puoi notare la sigla Lowe4 – F4 (24) Argon.
Se tu fossi il destinatario di questo preventivo lo leggeresti senza capirci molto, mentre chi è del settore, può facilmente intuire che si tratta di 2 lastre di vetro da 4 millimetri con un camera distanziatrice di 24 millimetri riempita con gas Argon.
Dal momento che in genere un professionista, in ogni settore, non accetta di buon grado le critiche, la prendo larga e mi permetto di chiedere la composizione del vetro commentando il post.
Come poi vedere l’autore del post mi risponde quello che avevo ipotizzato.
A questo punto io mi permetto di sottolineare che il vetro e palesemente fuorilegge specialmente sulle porte finestre, dove questo è un obbligo fin dal 2007.
Come puoi vedere, nel post successivo spiego che il vetro non è a norma, tanto che poi, successivamente, l’autore mi chiede di mostrargli la Legge che prova questa obbligatorietà.
Alla discussione partecipano in seguito molti altri utenti, commentando con toni che spesso sono andati un po’ sopra le righe e che sostanzialmente sottolineando questa grave non conformità, tanto che alla fine il post è stato rimosso.
La norma che regolamenta i vetri è la UNI 7697 e come dicevo è in vigore dal 2007 limitatamente alle porte finestre.
Questa norma disciplina le applicazioni vetrarie in edilizia e nella sua prima versione prevedeva che tutte le finestre che avevano vetri posizionati al di sotto di un metro di altezza dal pavimento, dovevano avere lastre di vetro anti infortunio sia sul lato interno, che sul lato esterno.
Successivamente, dal 2014, questo obbligo è stato esteso anche a tutte le finestre con vetro posizionato sopra il metro di altezza dal pavimento, ma questa volta, solo per quanto riguarda la lastra interna.
A seguito di questa norma, in pratica tutte le finestre e porte finestre dovevano avere per Legge la lastra interna anti infortunistica, mentre la lastra esterna è obbligatoria solo sulle porte finestre.
Lo scopo della norma è evidentemente mirato a prevenire gli infortuni a cui si può incorrere in caso di rottura di un vetro.
Pensa solo se hai bambini, o se ne avrai in futuro, che mentre giocano sbattono contro un vetro che si rompe.
Oppure solo alla semplice finestra aperta che sbatte a causa di un colpo di vento, il rischio di rottura di un vetro mono lastra è elevatissimo e per nulla scontato.
Un vetro che si rompe diventa un insieme di punte e lastre affilatissime e pericolosissime.
A parziale discolpa del collega devo dirti che si trattava di uno straniero che, magari da poco in Italia, non era al corrente di un obbligo che non è presente in tutti i paesi Europei.
In Germania ed in Svizzera ad esempio, non esiste questo obbligo e per questo molti non ne sono al corrente.
Ma sarai d’accordo con me che se operi e lavori in Italia devi essere ben consapevole delle norme che la governano.
Anche perché un vetro non a norma rappresenta un pericolo per l’utilizzatore finale, nonché un reato penale per il serramentista in caso di infortunio di un utente.
E anche se nel nostro paese vige la regola che “la legge non ammette ignoranza”, è normale che tu questa cosa non la possa sapere.
Ma il fatto che tu non ne sia al corrente ti potrebbe far ritrovare con qualcosa di pericoloso ed illegale in casa, dopo aver speso diverse migliaia di euro per acquistarlo.
Per questo, oltre al fatto che il mio consiglio è quello di selezionare con cura i professionisti a cui ti rivolgerai, il mio articolo potrà darti le necessarie istruzioni per un controllo preciso.
Quindi come detto i vetri devono essere almeno anti infortunio.
Come si riconosce un vetro anti infortunio?
Semplicemente controllando che nella dicitura del vetro venga riportata la sigla Vsg oppure Esg.
Vsg significa vetro stratificato di sicurezza e normalmente questa sigla è seguita dalla composizione della lastra che può essere 3+3, oppure 33.1, oppure Vsg 6.
Questo vuol dire che nel primo caso il vetro è uno stratificato di sicurezza formato da 2 lastre da 3 mm, nel secondo caso oltre al vetro 3 +3 c’è l’indicazione del tipo di pellicola in pvb .1, (un materiale plastico che impedisce al vetro di frantumarsi), mentre nel terzo caso indica solo che lo stratificato totale sarà da 6 mm e cioè la somma di 2 lastre da 3 mm.
In alcuni casi potrai trovare vetri che saranno ad esempio 4+4 o 5+5.
Questo può dipendere da due fattori, il primo è che le dimensioni delle ante siano piuttosto ampie e quindi necessitano di un vetro di sicurezza più solido, mentre il secondo è che per ragioni tecniche relative allo spessore totale dell’alloggiamento del vetro, sia necessario aumentare lo spessore di una delle lastre.
Una composizione tipica dei un vetro Vsg per porte finestre, con doppio vetro sarà 3+3/16/3+3, oppure 33.1/16/33.1, oppure 33.1/22Ar/33.1, come puoi vedere nella foto sotto.
Mentre una composizione tipica dei un vetro Vsg per finestre, sempre con doppio vetro sarà 4/16/3+3, oppure 4/16/33.1, oppure 4/16/Vsg6.
Come dicevo, nella revisione della norma del 2014, nelle finestre l’obbligo di vetro di sicurezza è solo per la lastra interna, ma a voler ben guardare il lato sicurezza per l’utilizzatore finale, questa norma non ha un gran senso, in quanto è una sicurezza solo a metà.
Per questo motivo, nella revisione 2015, c’è stata una correzione che ha determinato che, anche sulle semplici finestre, o meglio su tutte le vetrate installate al di sopra di un metro dal piano di calpestio, venga prevista la lastra di sicurezza sia interna che esterna.
Infatti non è da escludere che una finestra normale in posizione aperta non possa essere urtata col rischio di rottura del vetro.
Esg invece significa vetro temperato, che sostanzialmente è un procedimento di cottura a caldo del vetro che lo rende molto duro.
Con questo processo il vetro sarà molto più difficile da rompere, ma non sarà comunque indistruttibile.
In caso di rottura infatti, si sbriciolerà in tantissimi pezzettini innocui che cadranno rovinosamente a terra.
Una composizione tipica di un vetro Esg per porte finestre, con doppio vetro sarà Esg4/16/Esg4 tipo quello della foto qui sotto.
Mentre una composizione tipica dei un vetro Esg per finestre, doppio vetro sarà 4/16Gas/Esg
Nel caso di triplo vetro, le composizioni saranno simili a quelle elencate, solo che ci sarà una lastra in più non di sicurezza all’interno tra le 2 camere.
Quindi una composizione tipica Vsg di una porta finestra potrebbe essere:
Vsg 3+3/12/4/12/3+3.
Mentre la composizione tipica Vsg di una finestra potrebbe essere:
4/12/4/12/3+3.
Sebbene sia regolare per la Legge, mi preme farti riflettere su un particolare.
Personalmente con Sana Finestra la scelta aziendale è quella di utilizzare solo vetri Vsg piuttosto che Esg.
Non è una scelta che ho fatto da sempre, perché tempo fa anche io commettevo quello che adesso ritengo sia un errore.
Il motivo è molto semplice, per prima cosa se il vetro Vsg si rompe non cade a terra ma rimane nella sua posizione, perché le due lastre sono legate dalla pellicola interna.
Il secondo motivo, ha come obiettivo quello di evitare il più possibile al mio cliente i disagi derivanti in caso di rottura del vetro.
Immagina infatti di trovarti alla vigilia di Natale, il 24 dicembre, con un vetro temperato rotto!
Avresti una finestra senza vetro, saresti al freddo e al gelo, e difficilmente troveresti qualcuno che da Natale fino a dopo l’epifania, ti produca un vetro e te lo venga ad installare.
Correresti il rischio di rimanere in quelle condizioni fino ad almeno il 10 di gennaio.
Con un vetro Vsg invece, sicuramente non potrai godere del panorama esterno magari anche innevato, perché il vetro rotto ne altererà le immagini, ma seppur rotto, questo vetro rimarrà in posizione ed in sicurezza senza farti restare al gelo.
Ti ho già accennato, in merito all’oggetto dell’articolo, la posizione di Sana Finestra.
Ora approfitto per raccontarti brevemente qual è il nostro modo di lavorare.
Devi sapere che a partire dal 2011 ho creato un sistema di lavoro specifico che si chiama Metodo Sana Finestra e che ha l’obiettivo principale di aiutare le persone che entrano in contatto con noi a non cadere nelle trappole di diversi miei colleghi che, fermi alle loro conoscenze datata ad oltre 40 anni fa, rischiano di fargli buttare soldi al vento.
L’evoluzione delle finestre degli ultimi anni infatti, costringe il serramentista a prendere adeguate precauzioni al fine di evitare di rovinare la vita dei propri clienti.
Sostituendo le finestre senza un’adeguata progettazione di riqualificazione del foro finestra infatti, ci si ritrova molto spesso con finestre scelte in modo sbagliato e che creano problemi anziché dare benefici.
Il ruolo del serramentista sta per essere normato grazie alla UNI 11637-1-2-3 ma è ancora ben distante dall’essere obbligatoria come invece lo è per altre professioni come idraulici o elettricisti, che devono rilasciare dichiarazioni di conformità ad ogni lavoro che eseguono.
Per questo attualmente ci si trova spesso con alcuni serramentisti improvvisati, con altri non aggiornati, e con altri disonesti a prescindere.
La norma UNI 11637 per intenderci, non è una norma cogente e ad oggi non è ancora obbligatoria, pertanto la sua applicazione è volontaria.
La scelta del tipo di finestra non si può più basare solo su ciò che piace al cliente, ma al contrario deve essere prima pensata dal serramentista, che potrà lasciare libero il cliente di determinare solo l’aspetto estetico del prodotto.
Si tratta di lavorare principalmente con un ruolo di consulenza che Sana Finestra mette davanti al ruolo di semplice venditore, e che si differenzia nettamente dal modo di lavorare che utilizzano di base tutti i nostri concorrenti.
Un primo aiuto concreto per evitare di trovarsi in guai seri, puoi averlo richiedendo la GUIDA GRATUITA che ho scritto appositamente per aiutare le persone come te che si stanno informando per acquistare nuove finestre.
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Per oggi è tutto!
Appuntamento al prossimo articolo.
Ciao e a presto.
Gianluca Ortelli
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