
L’appartamento di Alessandro si trova alla periferia di Como, quella che sta più o meno a inizio lago.
Dal suo terzo piano si può ammirare tutto il primo bacino del Lago e gran parte delle città, il vecchio Stadio Sinigaglia, il Tempio Voltiano, il Monumento ai Caduti e la diga foranea, in fondo alla quale, ai tempi del lavoro eseguito, non era ancora presente il monumento dell’artista Daniel Libeskind.
Alessandro mi contatta telefonicamente per avere un preventivo, so che è arrivato a me grazie all’azienda da cui acquistavo gli infissi in quel periodo.
Si trattava di un’azienda tedesca che produceva infissi in pvc, con la quale collaboravo da un paio di anni e che era considerata, a livello qualitativo dei prodotti, tra le prime 5 top aziende Europee.
Facemmo una chiacchierata di una decina di minuti, durante la quale Alessandro mi chiese informazioni piuttosto dettagliate circa i prodotti.
Mi chiese poi un’offerta che avrei dovuto fargli, come molti altri miei colleghi, sulla base delle misure già in suo possesso e che gli avrei poi inviato a mezzo mail.
Qui cominciò la mia differenziazione, perché a differenza dei miei colleghi, dissi ad Alessandro che io non gli avrei fatto nessun tipo di offerta, se prima non avessi visto il lavoro da eseguire.
Fui categorico su quell’aspetto e così prendemmo appuntamento e mi recai in quel bellissimo, oltre che grandissimo appartamento con una vista mozzafiato sul lago.
In quell’occasione, come facevo spesso, portai i miei angolari di campione per poter illustrare ad Alessandro il tipo di infisso che avevo disponibile.
Li guardammo insieme e aiutai Alessandro a capire le differenze dei vari sistemi, illustrandogli le particolarità e i vantaggi di ognuno di loro.
Come prassi, prima ancora di fare le misure, cerco di capire quali sono i desideri di Alessandro e cosa gli hanno proposto i miei colleghi.
La prima notizia è che sono in concorrenza con altri 9 colleghi.
Rimango stupito e capisco che, probabilmente, ogni mio concorrente ha dato ad Alessandro una versione diversa e poco convincente del lavoro da eseguire.
Questo ha generato in lui molta confusione, che lo ha portato, come conseguenza, a cercare altre offerte con il fine di capire meglio il da farsi.
Una delle prime problematiche che Alessandro mi sottopone, è relativa al sistema di installazione, perché molti miei colleghi gli hanno proposto di installare le finestre “in appoggio” alle vecchie, rimuovendo solo le ante mobili apribili e lasciando quindi i vecchi telai al loro posto.
Alessandro non era convinto della soluzione e per questo voleva avere anche da me un’opinione.
La seconda problematica che Alessandro ha evidenziato e che molti miei colleghi gli hanno fatto un’offerta d’ufficio, senza sopralluogo e solo sulla base delle misure che lui gli aveva fornito.
La terza problematica invece riguardava i cassonetti delle tapparelle, perché alcuni miei colleghi li avrebbero lasciati così, altri li avrebbero ricoperti con uno nuovo, mantre altri ancora li avrebbero sostituiti totalmente.
Trattandosi di una palazzina anni ’80, feci notare ad Alessandro, che le sue vecchie finestre erano installate su un falso telaio pre murato.
Si trattava di svitare le 4 o 6 viti che lo ancoravano a questo contro telaio, per toglierlo completamente dalla sua sede.
Onestamente ai tempi non capivo perché, gran parte dei miei colleghi non avevano preso in considerazione questa opzione.
Solo oggi, a distanza di qualche anno, ho la risposta a questo mio dilemma.
Vuoi sapere qual è? Te lo svelerò più avanti, ora procediamo con il racconto.
Contestualmente alle finestre, feci notare ad Alessandro che, per fare un lavoro che desse risultati tangibili, avrebbe dovuto eliminare anche i vecchi cassonetti, sostituendoli con dei nuovi, in modo da evitare di fare un lavoro a metà.
E questo sia per quanto riguardava l’aspetto prestazionale, sia per quanto riguardava l’aspetto estetico.
Propongo dunque categoricamente al cliente la mia visione del lavoro, sottolineando il fatto che la mia offerta avrebbe contemplato i nuovi infissi installati al posto dei vecchi che sarebbero stati rimossi completamente.
Contestuale sostituzione dei cassonetti copri avvolgibile in modo da uniformare i colori e il lavoro.
Il cliente si trova da subito in sintonia con il mio pensiero, ma del resto mi sarei stupito del contrario, dal momento che, se aveva in mano almeno 9 preventivi e non aveva ancora deciso, era evidente il fatto che si trovasse in una fase piuttosto difficile da definire.
In fondo i prodotti proposti da tutte le aziende contattate, erano simili per prestazioni e per caratteristiche, ma quello che fino a quel momento faceva la differenza non era il prodotto, ma le soluzioni proposte dei vari venditori.
Procediamo quindi con l’ampliamento dell’offerta, aggiungendo alle finestre nuovi cassonetti e confezionando un pacchetto di lavori completo che soddisfa pienamente il cliente che ci affida l’incarico.
Una volta che Alessandro ha scelto noi come suo fornitore, prendiamo in esame i lavori da eseguire in modo più consulenziale, apportando le migliorie più utili all’intervento.
E così trasformiamo una la finestra del soggiorno originariamente a 3 ante nello scorrevole complanare che vedi nelle foto qui sotto, nella sequenza prima, durante, dopo.
Aggiungiamo anche le zanzariere su buona parte degli infissi.
E, in conclusione, Alessandro aveva un desiderio, trasformare una porta finestra a 3 ante in una vetrata fissa panoramica.
Unico problema, terzo piano e vetro di poco più di 2 metri di larghezza e di 2,30 metri in altezza da dover sollevare fino a lì.
Facile? No di certo!
Impossibile? Nemmeno!
Le difficoltà era la strada di accesso piuttosto stretta e non pianeggiante.
E’ stato necessario chiudere la strada al passaggio, e posizionare una grande autogru per sollevare il vetro, ma guarda tu stesso il risultato:
Recentemente, quasi 10 anni dopo l’installazione, abbiamo eseguito un intervento di manutenzione ai serramenti, che sostanzialmente prevede la verifica della loro funzionalità e la lubrificazione delle ferramenta.
Le regolazioni sono state minime e la funzionalità degli infissi era pressoché perfetta, anche per tutti quegli infissi che avevano dimensioni importanti.
Ripeto spesso che il prodotto è importante ma non è fondamentale!
Questo non vuol dire che un infisso vale l’altro, ma piuttosto che non è la cosa su cui, il cliente che si affida a me, ad esempio, si deve focalizzare principalmente.
Mi spiego meglio: se io fossi un medico e tu verresti da me per risolvere un tuo problema, accetteresti a priori di scegliere autonomamente, tra 3 scatole di medicine, quella da assumere?
Immagino di no!
Perché per prima cosa racconteresti al medico i tuoi sintomi, lui ti visiterà, se necessario ti farà fare esami di approfondimento, e solo allora ti dirà quale farmaco va bene per te.
Ti è chiaro questo? Credo che qui non ci siano dubbi in merito alla procedura da seguire.
Il medico non ti mette sulla sua scrivania 3 cure già pronte e ti chiede di scegliere senza nemmeno visitarti giusto?
Perché la cura sbagliata potrebbe portarti effetti collaterali che si protrarranno per diverso tempo.
Quindi, proprio come dal medico, il venditore di infissi, se non vuole rischiare di venderti una finestra che ti crea effetti collaterali che si protrarranno per almeno 20 anni, deve prima fare una diagnosi sulla tua casa.
Ma questo non succede mai! Perché prima della diagnosi, il venditore va subito a presentare la cura, cioè l’infisso, e pretende che sia il cliente a scegliere cosa vuole, alluminio?
Legno?
Pvc? 5 camere? 6 camere? 7 camere?
Spessore 70? 80? 90? Vetro doppio? Vetro triplo?
La scelta di un prodotto da proporre al cliente, fa parte del lavoro di un buon venditore.
Scegliere un partner che produce con determinate attenzioni al prodotto, fa si che questi siano perfetti nel tempo.
Del resto studiamo e continuiamo a migliorare le nostre competenze per aiutare il cliente laddove questo, che fa tutt’altro nella vita, non ha le necessarie conoscenze per distinguere i prodotti che ai suoi occhi sono tutti uguali.
Proprio come è successo nel caso di Alessandro, il prodotto che gli ho proposto, è stato scelto in funzione dei bisogni che voleva soddisfare.
A lui è rimasto solo il compito, in una fase successiva, di personalizzarne l’estetica.
Prima, il lavoro è stato fatto sul processo di progettazione, individuando il come operare.
I miei colleghi hanno da subito puntato a piazzare un prodotto, il processo di lavoro non lo hanno nemmeno valutato, tanto che, se fosse stato per loro, avrebbero installato i nuovi infissi sopra i vecchi, anche se questi erano facilmente rimovibili svitando solo 4 viti!
Leggi ora, direttamente dalla recensione di Alessandro, quello che pensa del nostro lavoro:
Proprio per il fatto che mi sono accorto di una grave mancanza nel mio settore, che andava a discapito di tutta la categoria, ho deciso di creare il Metodo Sana Finestra.
Le mancanze a cui mi riferisco sono quelle descritte in questo articolo e di cui parlo spesso e riguarda il fatto che si punti solo a piazzare un prodotto standard, uguale per tutti, installato sempre nel modo che fa più comodo al venditore, e senza un minimo di valutazione della situazione esistente.
Per questo con il mio metodo ho creato un sistema unico, esclusivo e finalizzato a creare benessere abitativo nella tua casa, specie se abitata, attraverso la sostituzione delle finestre.
Il Metodo Sana Finestra prima di proporti un prodotto, esegue una serie di test in modo da stilare una relazione di intervento specifica.
Non si tratta di una semplice un’offerta, ma di un progetto di intervento dettagliato secondo una procedura specifica in 10 punti, per proporre un prodotto e un servizio idoneo al bisogno che devi soddisfare.
Con un esclusivo “GIUNTO ANTI CONDENSA”, il nostro sistema garantisce un’installazione unica, che preserva la casa dai problemi che normalmente accadono ai clienti dei miei concorrenti, come condensa e muffa.
Nessun preventivo standard, ma una vera e propria relazione di consulenza per metterti al riparo da ogni possibile problema.
Perché il mio obiettivo principale è quello di metterti in condizione di fare un acquisto che ti possa portare reali vantaggi, evitandoti di buttare i tuoi soldi al vento.
Il mio ruolo è prima di tutto quello di essere per te un consulente e non un venditore, perché come avrai notato nel mio sito non ho foto emozionali di finestre o di realizzazioni.
Ed è fatto apposta così, perché quello su cui voglio farti riflettere, è che non è necessario concentrarsi solo sull’infisso, perché la scelta della giusta finestra, quella che fa proprio al caso tuo è una conseguenza di un lavoro di consulenza e di progettazione che per Sana Finestra è alla base del proprio operato.
Per questo il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.
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Per oggi è tutto! Appuntamento al prossimo articolo!
Ciao e a presto!
Gianluca Ortelli
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