Caso studio: efficienza energetica e estetica della casa di Viviana e Roberto migliorata con Sana Finestra

L’appartamento di Viviana e Roberto si trova a Centro Valle Intelvi e precisamente in frazione San Fedele Intelvi, un paese di montagna in provincia di Como a 799 metri sul livello del mare in zona climatica F.
Per la precisone il Comune originario, San Fedele Intelvi, sarebbe in zona climatica E, ma a seguito della fusione tra tre comuni, uno dei quali era in zona climatica F, la classificazione di questo comune è diventata peggiorativa e tra poco scoprirai perché ti ho parlato di zona climatica
Cos'è la zona climatica
Lo Stato Italiano con il D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993, attraverso l’Enea ha suddiviso il nostro paese in zone climatiche relativamente alla loro posizione geografica e all’arco temporale in cui il calore del sole serve queste zone.
Questa suddivisione è stata necessaria per ridurre le dispersioni energetiche ed avere dei parametri ben definiti al fine di fissare i valori limite per poter ottenere la detrazione fiscale.
Le zone in cui è diviso il paese sono 6 e vanno dalla zona A, più calda alla zona F più fredda.
La zona climatica attualmente è molto importante perché il 26 giugno del 2015 il Governo Italiano ha emanato il Decreto Ministeriale Requisiti Minimi che fissa degli importanti limiti da rispettare sopratutto in caso di sola sostituzione degli infissi.
Alcune Regioni, avendo la facoltà di gestire questi limiti in autonomia, hanno deciso di impostare da subito dei limiti che, a livello Nazionale, saranno obbligatori dal 2021.
Questo ha portato ad avere una sostanziale differenza tra i limiti imposti per poter ottenere la detrazione fiscale sul risparmio energetico e quelli del Decreto Requisiti Minimi.
Sostanzialmente, per farti un esempio, un appartamento in Zona E, in Lombardia, otterrebbe la detrazione fiscale di Risparmio Energetico con infissi che hanno un valore isolante di 1,8 Watt per metro quadro K, ma allo stesso tempo non sarebbero in regola con le imposizioni del Decreto Requisiti Minimi che invece fissa un limite a 1,4 Watt per metro quadro K.
Per questo, normalmente un serramentista serio dovrebbe attenersi al Decreto Requisiti Minimi anche se il suo cliente potrebbe ottenere la detrazione fiscale con un limite superiore.
Scrivo “dovrebbe”, perché purtroppo ti devo anche dire che alcuni miei colleghi, o non lo conoscono questo Decreto, oppure fanno finta di non conoscerlo e ben si guardano dal comunicarlo al loro cliente.
In sostanza il rischio che si corre affidandosi a questi serramentisti è di avere un infisso fuorilegge.
Torniamo alla nostra storia
Roberto mi contatta telefonicamente e mi chiede un sopralluogo inizialmente finalizzato alla sostituzione della porta d’ingresso.
La sua casa fa parte di un complesso di villette schiera costruito nel 1992.
Si tratta di una delle numerose costruzioni che hanno invaso gran parte dell’Italia durante il boom edilizio dove si costruiva ovunque e purtroppo in modo molto frettoloso e poco etico.
L’obiettivo del costruttore era risparmiare il più possibile sui materiali e sulle finiture e in questo contesto, purtroppo, i serramenti venivano scelti solo in funzione del prezzo più basso con conseguenti problematiche di funzionalità e di breve durata.
Tante infatti sono le abitazione che, anche se relativamente nuove, sono altamente disperdenti dal punto di vista dell’isolamento termico e dal corretto funzionamento degli infissi.
Il problema di Viviana e Roberto, come detto, era relativo alla porta di ingresso che era la classica blindata da cantiere, con lama para freddo sul lato inferiore che, come da prassi, dopo un primo periodo di funzionamento si blocca e lascia passare ogni tipo di spiffero.
Per intenderci la lama para freddo è un profilo in alluminio nel quale è inserita una guarnizione in gomma che, come una specie di ghigliottina, scende ogni volta che la porta viene chiusa, andando a chiudere la fessura che c’è tra la porta e il pavimento.
Una volta che la porta viene aperta, la molla della lama para freddo la ritrae in modo che la porta non sfreghi sul pavimento mentre viene aperta.

Il Check-Up Abitativo
Le procedure del Metodo Sana Finestra prevedono per prima cosa il cercare di capire nello specifico cosa il nostro cliente vuole ottenere, quali problematiche deve risolvere e con quali risultati.
Dal Check-Up Abitativo si evidenzia che la porta di ingresso ha evidenti problemi di spifferi e che si chiude male.
Durante l’ispezione faccio notare a Roberto che la sostituzione della porta, seppur necessaria, non gli avrebbe risolto totalmente il problema della dispersione termica perché, onestamente, le finestre che vedevo li intorno non erano certo a prova di risparmio energetico.
Anche se questa mia osservazione potrebbe farti pensare che il mio è stato solo un comportamento da venditore che tentava di vendere più del necessario, ora ti spiego perché in verità non è così.
Per prima cosa cerco da immedesimarmi nella controparte sopratutto da un punto di vista delle competenze.
Se chi ho di fronte non fa di lavoro il serramentista, devo assolutamente cercare di capire quali sono le sue reali necessità e, ad esempio in questo caso, ho ritenuto di dover far notare al mio potenziale cliente che la porta era solo una minima parte del problema di dispersione lamentato.
Non si è trattato di una costrizione ne di un obbligo, si è trattato solo di essere stati corretti nel far percepire la situazione generale.
Detto ciò, Roberto mi confessa che le finestre sono indubbiamente uno degli interventi che avrebbero voluto mettere in cantiere a breve, ma per il momento l’urgenza ritenevano fosse da riservare alla porta di ingresso.
Le finestre
Le finestre di Viviana e Roberto hanno già un vetro camera doppio, cioè due lastre di vetro separate da una canalina distanziatrice in alluminio, e sono in legno di douglas, un materiale simile al pino, molto più resistente, molto resinoso e di provenienza Americana.
Erano state prodotte da un’azienda che si chiamava Rosada, ormai chiusa da tempo, che aveva come caratteristica il fatto di aver brevettato un tipo di infisso in kit, che poteva essere assemblato anche in cantiere con un fissaggio meccanico, cioè con delle viti, invece che con il sistema tradizionale ad incastro incollato.
Le finestre erano di tipo “a monoblocco” e cioè comprendevano in un unico sistema finestre e persiane collegate tra loro con un unico telaio.
Chiaramente sia le finestre che le persiane, che avevano ormai 27 anni, erano piuttosto malmesse, chiudevano male, spifferavano in più punti e necessitavano di manutenzione delle superfici esterne.

Inoltre, presentavano due criticità importanti, il falso telaio su cui erano fissate era in ferro e il marmo su cui appoggiavano era passante tra l’esterno e l’interno.
La mia valutazione
Trattandosi di un’appartamento con solo 5 finestre oltre alla porta di ingresso, per rendere l’intervento più conveniente, propongo a Viviana e Roberto un’offerta completa, spalmata nell’arco temporale che loro avevano in mente.
Nello specifico le intenzioni di Viviana e Roberto erano quelle di sostituire la porta di ingresso all’inizio della primavera per poi concentrarsi sugli infissi ad autunno inoltrato.
Con questo tipo di soluzione avrei potuto gestire un rapporto più conveniente con il mio fornitore, al quale avrei mandato un ordine immediato con consegna standard per quanto riguardava il portoncino e programmata secondo le necessità di Viviane e Roberto, per quanto riguardava le finestre.
Come prassi del Metodo Sana Finestra la sostituzione di porta e finestre contemplava il totale smontaggio di ante mobili e telai fissi in modo da assicurare un perfetto isolamento termico e di non restringere lo spazio di passaggio e la luce che entrava in casa con telai in appoggio.
Ma in questo specifico caso era necessario intervenire per risolvere il problema del falso telaio metallico e del davanzale passante.
La posizione di Viviana e Roberto
Inizialmente i coniugi si trovano in sintonia con la mia proposta e per questo procediamo con la definizione dei prodotti più adeguati ai bisogni che ho avuto modo di verificare.
Ci orientiamo su infissi e portoncino di ingresso di alta gamma in PVC, anche perché, come detto a inizio articolo, stiamo progettando in Zona F, in Lombardia, e abbiamo bisogno di sistemi che ci assicurino il rispetto del valore isolante di 1,0 watt per metro quadro K.
Quindi, come detto, PVC di alta fascia e triplo vetro obbligatorio per le finestre, portoncino in PVC dello stesso tipo con pannello isolante da 4 centimetri per ottenere un valore isolante Ud sempre di 1,0 watt per metro quadro K.
Mentre per le persiane ci si è orientati su un sistema in alluminio con telaio perimetrale al fine di ricostruire il sistema a monoblocco esistente.
La difficoltà, se proprio vogliamo trovarne una, è stata quella di trovare una soluzione del portoncino soddisfacente per il gusto estetico di Viviana che preferiva forme semplici ed esteticamente gradevoli.
Ma sotto quel punto di vista non abbiamo certo avuto problemi a trovare la soluzione più consona, che sostanzialmente era un pannello esterno liscio e complanare.
I suggerimenti migliorativi
Una volta definiti tutti i particolari e presentato un progetto di intervento specifico, definiamo con precisione i tempi di realizzazione e procediamo con le eventuali migliorie da apportare all’intervento.
Nello specifico era necessario trovare una soluzione per la finestra della camera da letto dei figli di Viviana e Roberto che si trova in mansarda, al centro della facciata, sotto il colmo del tetto, dove le due falde dello stesso scendendo a triangolo, impediscono l’apertura di un eventuale persiana.
Fino a quel giorno si erano organizzati arrangiandosi in modo artigianale con teli oscuranti che applicavano e rimuovevano all’occorrenza.
E così propongo un sistema di tende interne che con un sistema molto semplice di applicazione, consentono di oscurare completamente il vetro e di non fare entrare la luce.
L'installazione
L’installazione del portoncino di ingresso avviene a maggio, mentre le finestre vengono programmate per il mese di settembre e nello specifico nella settimana di inizio delle scuole, dal momento che uno dei due coniugi avrebbe potuto beneficiare di qualche giorno di ferie in concomitanza con l’inizio della scuola.
Nella foto qua sotto puoi vedere come si presentava la struttura muraria alla quale erano fissate le finestre e in particolare il falso telaio metallico.

Se avessimo installato le finestre lasciando questa situazione avremmo avuto un ponte termico dato dal metallo del falso telaio che dall’esterno avrebbe portato all’interno il freddo captato.
Questo avrebbe abbassato la temperatura del muro sul filo interno della finestra trasformandosi in muffa entro poco tempo.
Ecco quindi qui sotto la finestra con il falso telaio rimosso:

Come puoi vedere si è trattato di un lavoro invasivo ma senza particolari danni alla muratura.
Quindi voglio chiarirti che la rimozione di questo falso telaio in lamiera, seppur invasiva, è assolutamente necessaria.
Purtroppo però, molti miei colleghi usano soluzioni meno impegnative per loro, una delle quali può essere installare le finestre sul falso telaio metallico che hai visto, mentre la seconda può essere installare i nuovi infissi sul telaio fisso delle vecchie finestre, rimuovendo solo le ante mobili.
L’altra problematica riscontrata è stata quella del davanzale passante, in fase di smontaggio abbiamo riscontrato che si trattava di due lastre di marmo, una interna e una esterna affiancate, per questo il lavoro eseguito in fase di montaggio è stato quello di separare in profondità questo collegamento.

Il risultato finale
Ecco nella foto qui sotto il risultato finale di una delle finestre sostituite.

Puoi notare come, in particolare, il nodo centrale asimmetrico sia molto stretto e poco invasivo.
Ed ecco nella foto sotto la finestra della cameretta dei figli di Viviana e Roberto
con le tende oscuranti.

Ed ecco nella foto sotto il portoncino visto dall’interno e dall’esterno.

Il post vendita
La garanzia dell’installazione che protegge dalle infiltrazioni di aria e di acqua per 10 anni è inclusa nel pacco che Viviana e Roberto hanno ricevuto al termine dei lavori e che vedi nella foto qui sotto.

Nel pacco oltre alla garanzia, ai documenti di certificazione, alla pratica di detrazione redatta da un ingegnere esterno esperto che da la sicurezza di azzerare gli errori di compilazione, e che quindi non è stata delegata ad un dipendente tuttofare, il manuale di uso e manutenzione e anche un kit per la manutenzione delle fineste.
Il nostro ruolo
Come sai, se segui Sana Finestra da un po’ di tempo, uno dei nostri “mantra” è che il prodotto è importante ma non è fondamentale.
Questo non vuol dire che un infisso vale quanto l’altro, ma piuttosto che la scelta della finestra da acquistare deve essere fatta in funzione di una serie di valutazioni specifiche confrontando diversi dati, che dovranno essere modellati ai bisogni del cliente.
E’ un concetto completamente diverso per superare il classico dilemma del fatto che sia meglio acquistare serramenti in legno, in alluminio o in PVC.
Alcuni miei colleghi ti direbbero che il migliore è quello che vendono loro, altri, un po’ più evoluti ti direbbero che “non esiste un materiale migliore di un altro, ma bensì esiste la finestra che più ti piace”.
Per noi di Sana Finestra è in parte così e cioè che non esiste una finestra migliore di un’altra, ma a parte questo, per il resto, non ci si può limitare al solo gusto personale.
Più che a ciò che piace, è bene scegliere i serramenti in funzione di quelli che possano portare reali vantaggi e che risolvano i problemi per i quali si è deciso di sostituire gli infissi.
La testimonianza di Roberto:
Come già detto in precedenza, la scelta di infissi, persiane e portoncino offerti è stata una conseguenza di una serie di valutazioni che hanno portato a proporre il prodotto più adatto alla casa di Viviane e Roberto.
Leggi qua sotto, la recensione di Viviane e Roberto e cosa pensano di Sana Finestra:
“Ci siamo affidati a Sana Finestra su consiglio di un loro cliente. La precisone e la professionalità del signor Ortelli ci ha colpito sin dal primo incontro nel selezionare i prodotti per un miglioramento della resa energetica e in termini di estetica della nostra casa. La posa in opera del Team Sana Finestra è risultata attenta e curata nei dettagli. A distanza di un anno dall’installazione Sana Finestra non si è dimenticata del lavoro svolto, continuando a prendersi cura di noi. Consigliatissimi”.
Roberto Zagaria
Come possiamo aiutarti
Ti porto l’esempio di quello che facciamo noi di Sana Finestra.
Proprio perché mi sono accorto di una grave mancanza nel settore ho deciso di fondare Sana Finestra e, in particolare, di sviluppare il Metodo Sana Finestra, un sistema UNICO, ESCLUSIVO e finalizzato a creare BENESSERE ABITATIVO nella tua casa, specie se abitata, attraverso l’installazione di nuove finestre.
Il nome Sana Finestra sta ad indicare una particolare attenzione al fare in modo che la casa sia sempre SANA e CONFORTEVOLE senza correre il rischio di insorgenza di problemi di varia natura come muffa, condensa e infiltrazioni che tipicamente capitano quando si sostituiscono le finestre.
Prevenire queste problematiche è il nostro obiettivo principale che siamo in grado di far ottenere grazie ad una serie di procedure di studio e di progettazioni particolari e personalizzate che generalmente nessuno, tra i miei concorrenti, si preoccupa di studiare o di mettere in atto.
Il Metodo Sana Finestra, prima di farti un’offerta, necessita di una serie di VALUTAZIONI SPECIFICHE, di assumere una serie di dati e di fare una analisi approfondita della condizione esistente della tua casa che ci possa consentire di configurare l’intervento di fornitura e che, in funzione di uno schema ben definito, sarà in grado di proporti un prodotto idoneo al bisogno che devi soddisfare.
Nessun preventivo standard ma un vero e proprio REPORT DI CONSULENZA per metterti al riparo da ogni possibile problema.
E ciò che è ancora più interessante è che il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.
Tutto quello che troverai scritto, potrà servirti come traccia, come un vero e proprio manuale delle istruzioni semplice preciso e completo che ti aiuterà a valutare tutte le offerte che riceverai e tutti i potenziali fornitori che incontrerai per scegliere quello che più ti si addice e per controllarne l’operato!
Ciao e a presto.
Gianluca Ortelli

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