
Non so se lo sai, ma qualche hanno fa, dal 2011 al 2016, mi sono occupato del servizio service di un noto marchio di finestre tedesche che vendeva in Italia.
In seguito a questo mio incarico, scrissi un piccolo manuale che venne distribuito a tutti i rivenditori al fine di aiutarli a verificare in autonomia la funzionalità delle ante delle finestre.
Lo scopo era quello di rendere i rivenditori autonomi nella verifica di eventuali problemi segnalati dai loro clienti.
Il manuale trattava nello specifico delle finestre in PVC, spiegava come fare manutenzione e come verificare gli eventuali difetti segnalati.
Ritengo che queste informazioni possano essere utili anche al consumatore finale che magari ha un problema con le finestre appena acquistate e per questo ho deciso di divulgare questo breve testo.
Vediamo di seguito cosa conteneva questo manuale ed i vari passaggi da seguire:
Uno dei difetti più comuni che possono capitare riguarda il passaggio di aria tra telaio e battente.
Si tratta di una situazione che crea anche problemi in chiusura e in apertura delle ante mobili.
Di seguito quindi ti spiegherò come verificare la corretta posizione delle ante a battente in modo da poterle regolare eliminando il difetto.
Gli strumenti necessari che dovrai procurare sono: una matita, un set di chiavi a brugola di regolazione, o una chiave a brugola di misura 4 mm, della plastilina, o del pongo, e una livella o una tavola in legno diritta di lunghezza adeguata alle dimensioni dell’anta da verificare.
Per prima cosa si verifica che il telaio fisso sia “in bolla” e cioè allineato sui piani verticali ed orizzontali.
Si dovrà verificare dunque la traversa inferiore della finestra, o la soglia inferiore nel caso di porta finestra e verificare i montati destro e sinistro del telaio fisso.
Sarà necessario anche verificare che questo telaio fisso sia assicurato saldamente tramite un sufficiente numero di viti di fissaggio alla muratura.
Con un metro prendere la misura in orizzontale tra il montante destro e quello sinistro del telaio in corrispondenza degli spigoli inferiori e superiori.
Ripetere questa operazione in verticale tra la traversa inferiore e quella superiore sia a destra che a sinistra.
Confrontare queste misure per verificare che il telaio sia correttamente dimensionato sia sopra che sotto e sia a destra che a sinistra.
Per finestre di grandi dimensioni e per tutte le porte finestre si dovrà verificare anche la misura intermedia a metà dei montanti laterali, e delle traverse inferiori e superiori rilevando questa misura anche alla metà delle stesse.
Successivamente si deve verificare il corretto sormonto delle ante al telaio che deve essere di circa 8 mm con una tolleranza massima di +/- 2 mm.
N.b.: la misura di 8 mm potrebbe non essere valida per tutti i sistemi finestra e per tutte le marche.
A finestra chiusa si va quindi a fare un segno con una matita in corrispondenza degli spigoli delle ante.
Sarebbe bene, specialmente in caso di finestre con colori scuri, mettere sul telaio dello scotch in carta, tipo quello utilizzato dai pittori, al fine di non rovinare l’infisso e di vedere meglio il segno fatto con la matita.
Successivamente si dovrà verificare se il sormonto delle ante al telaio è corretto e si andrà a regolare se necessario questo sormonto agendo sulle viti di regolazione delle cerniere secondo le modalità indicate nel Manuale Uso e Manutenzione che il fornitore di infissi ti avrà consegnato con la vendita delle finestre, così come previsto dalla Marcatura CE.
Molto spesso può capitare che sia faticoso chiudere o aprire le finestre agendo sulla maniglia.
Il problema può essere legato a leggere dilatazioni dei materiali che causano un cattivo allineamento tra telaio fisso ed ante.
Di solito sono situazioni temporanee che si presentano in seguito a sbalzi di temperatura e che tornano normali entro poco tempo.
Nel caso però il problema persista sarà però il caso di agire per sistemare il problema.
A causa di queste dilatazioni agendo sulla maniglia i perni della ferramenta faranno più attrito in chiusura ed in apertura per allineare le ante.
Per capire quale perno in particolare sia il colpevole di questo problema inserire nella cava del riscontro sul telaio della plastilina, verificando preventivamente il lato del riscontro in cui si agganciano i perni.
Chiudere la finestra e agire sulla maniglia aprendo e chiudendo più volte.
Successivamente controllare i segni lasciati dai perni di chiusura sulla plastilina per verificare se questi lavorano correttamente.
Una volta identificato quale, o quali sono i perni colpevoli del maggior attrito, si può agire con diverse modalità.
E’ possibile ad esempio agire sulle cerniere per regolare la presa dei perni.
Oppure agire direttamente sui perni, che sono eccentrici, utilizzando a seconda del tipo di ferramenta installata, una chiave a brugola o una chiave esagonale
Se ad esempio l’anta magari è troppo bassa e il perno tocca sul fondo del suo riscontro una volta arrivato a fine corsa, sarà sufficiente alzare l’anta sensore agenzo secondo quanto riportato nel Manuale Uso e Manutenzione
Come già detto, i perni di chiusura sono eccentrici ed è possibile regolare la pressione del battente o il suo rilascio agendo su detti eccentrici utilizzando, a seconda della ferramenta presente sull’infisso una chiave a brugola da 4 mm, o con una chiave esagonale da 9 mm.
A volte è possibile che i perni a fungo superiori o inferiori non si incastrino bene all’interno del proprio riscontro perché l’anta è troppo alta o troppo bassa, questi riscontri, regolabili in modo diverso a seconda del modello di ferramenta, spesso oltre alla regolazione eccentrica hanno un’ulteriore regolazione in altezza di circa 2,5 mm.
In pratica funzionano come una vite, si svitano e si avvitano alzandosi ed abbassandosi in funzione delle esigenze di regolazione.
Ho già affrontato questo problema parlando della verifica dei perni di chiusura.
Tuttavia questa questione seppur simile all’apparenza, riguarda solo un particolare problema che è quello in cui la maniglia in chiusura sia troppo dura.
Prima di andare a verificare che tutti i perni chiudano correttamente è preferibile fare questa verifica che potrebbe già essere già risolutiva.
Di solito il colpevole di questo problema è, qualora sia presente, un perno a fungo che è posizionato sul lato dell’anta dove ci sono le cerniere di attacco al telaio fisso.
Questo perno si trova poco sotto l’angolo della cerniera superiore dell’anta principale, che è quella sulla quale c’è la maniglia.
Anche in questo caso trattandosi di un perno eccentrico e possibile regolarne la pressione sul telaio e di conseguenza l’attrito della maniglia girandolo in modo che sia più morbida.
Un altro aspetto da verificare è che le viti di fissaggio della maniglia non siano troppo tirate.
Se le viti sono troppo strette infatti, si verifica una torsione della scatola di movimentazione della serratura che, lavorando male, indurisce tutto il meccanismo della ferramenta.
Per risolvere questo problema si possono svitare leggermente le viti di fissaggio della maniglia avendo cura di non allentarle troppo.
La viti si trovano sotto il carter di copertura che può essere uno scatolato inserito a scatto, ma che nella maggior parte dei casi è un semplice coperchietto appoggiato alla base in nylon della maniglia, che è tenuto da una molla che lo schiaccia alla base stessa.
E’ sufficiente prenderlo con 2 dita tirarlo verso di se, verso l’esterno e ruotarlo di 180 gradi.
Mentre una composizione tipica dei un vetro Vsg per finestre, sempre con doppio vetro sarà 4/16/3+3, oppure 4/16/33.1, oppure 4/16/Vsg6.
Come dicevo, nella revisione della norma del 2014, nelle finestre l’obbligo di vetro di sicurezza è solo per la lastra interna, ma a voler ben guardare il lato sicurezza per l’utilizzatore finale, questa norma non ha un gran senso, in quanto è una sicurezza solo a metà.
Per questo motivo, nella revisione 2015, c’è stata una correzione che ha determinato che, anche sulle semplici finestre, o meglio su tutte le vetrate installate al di sopra di un metro dal piano di calpestio, venga prevista la lastra di sicurezza sia interna che esterna.
Infatti non è da escludere che una finestra normale in posizione aperta non possa essere urtata col rischio di rottura del vetro.
Una delle problematiche più frequenti sui serramenti in PVC possono essere le ante imbarcate.
Nel caso tu abbia questo problema, e cioè le ante siano “imbarcate in senso frontale”, da normativa la verifica delle stesse deve essere fatta con una livella di adeguata lunghezza e sempre sul lato esterno.
La tolleranza di giudizio è di 2 mm per metro lineare.
Vale a dire che per una finestra di 2500 mm l’anta può essere imbarcata fino a 5 mm.
Questo significa che, nel caso di una finestra da 2500 mm, due metri e mezzo, un’anta imbarcata fino a 5 mm non è considerata difettata.
Nel caso questa tolleranza di 2 mm per metro lineare sia superata, è possibile considerare che il serramento sia difettato e richiederne la sostituzione.
L’anta dunque, in quanto prodotta, dovrà essere sostituita.
Nel caso le ante siano storte in senso “laterale”, cioè spanciate verso i lati sinistro o destro dell’infisso , è possibile sistemarle andando a smontare il vetro e provvedendo a rimontarlo in modo da inserire i corretti spessori tra vetro e anta.
Questa operazione però, deve essere eseguita da un professionista e non si presta al fai da te.
Se i serramenti rimangono troppo tempo in cantiere prima che l’appartamento venga abitato, potrebbe essere molto evidente la presenza dei segni delle ventose utilizzate per movimentare i vetri in fase di produzione.
Questo problema si protrarrà per più tempo a causa del deposito di polvere sul materiale siliconico rilasciato dalle ventose che in genere viene utilizzato per la loro pulizia.
Eventuali deformazioni delle canalina interna al vetro che risulta non essere perfettamente allineata al fermavetro, da normativa non sono considerate difetti se rimangono entro i 4 mm di deformazione massima su un vetro di altezza fino a 2500 mm di lato e di 6 mm massimo per vetro di altezza oltre i 2500 mm.
La normativa sui graffi, le bolle e altri difetti dei vetri contemplano diversi tipi di difetti e parametri per la loro valutazione.
Ad esempio un graffio nel vetro di lunghezza fino a 15 mm in zona centrale non è contestabile.
Tuttavia difetti tipo graffi, bave di silicone, bolle, spesso vengono considerati come difetti dalle aziende purché nella valutazione si usi buon senso.
Ad esempio, se una vetrata vista lago o vista mare presenta un graffio in zona centrale da 12 mm, che non sarebbe contestabile secondo la normativa, appare corretto utilizzare il buon senso e sostituirlo in garanzia.
Nella valutazione dei difetti sui vetri secondo le linee guida e le normative è fondamentale non evidenziare la zona difettosa, ad esempio con un pennarello, al fine di non condizionarne la vista dell’addetto alla valutazione
Di norma il difetto va visionato da una distanza non inferiore al metro, con luce diffusa e posizionati solo frontalmente al vetro.
Se vuoi maggiori informazioni riguardo alla valutazione dei difetti sui vetri puoi leggere l’articolo che ho scritto qualche tempo fa e che trovi QUI.
Se hai avuto modo di visitare il mio sito, avrai certamente notato che non si tratta di un sito vetrina che mette in piazza le finestre che vende e che si pavoneggia parlando delle proprie finestre in modo da etichettarle come le migliori al mondo.
Perché è questo lo spirito con cui ho creato Sana Finestra, e cioè quello di non condizionare le persone che entrano in contatto con me mostrandogli finestre che li catturano a livello emozionale.
Un aspetto su cui voglio farti riflettere è che nella scelta delle finestre un primo aiuto deve essere ottenuto grazie ad un lavoro di consulenza preliminare che possa focalizzare in primis i tuoi bisogni.
Solo così si potrà in seguito individuare il prodotto più indicato per te valutandolo dal punto di vista pratico e funzionale piuttosto che estetico.
Fai attenzione però al concetto di consulente, che non devi confondere con il ruolo del classico venditore di infissi.
Perché mentre il venditore esperto di infissi può fari pensare di essere un consulente, in verità la sua consulenza è finalizzata a venderti l’infisso che a lui interessa piazzarti.
Mentre invece il semplice consulente non deve per forza venderti le sue finestre e per questo motivo rimane super partes e ti può portare reali vantaggi attraverso i suoi consigli.
Il suo lavoro sarà dunque quello di trovare il sistema più adatto, che si addica meglio alla tua casa, che sia in linea con le disposizioni di Legge, e che ti dia i risultati desiderati.
Ti porto l’esempio di quello che facciamo noi di Sana Finestra.
Proprio perché mi sono accorto di una grave mancanza nel settore ho deciso di fondare Sana Finestra e, in particolare, di sviluppare il Metodo Sana Finestra, un sistema UNICO, ESCLUSIVO e finalizzato a creare BENESSERE ABITATIVO nella tua casa, specie se abitata, attraverso l’installazione di nuove finestre.
Il nome Sana Finestra sta ad indicare una particolare attenzione al fare in modo che la casa sia sempre SANA e CONFORTEVOLE senza correre il rischio di insorgenza di problemi di varia natura come muffa, condensa e infiltrazioni che tipicamente capitano quando si sostituiscono le finestre.
Prevenire queste problematiche è il nostro obiettivo principale che siamo in grado di far ottenere grazie ad una serie di procedure di studio e di progettazioni particolari e personalizzate che generalmente nessuno, tra i miei concorrenti, si preoccupa di studiare o di mettere in atto.
Il Metodo Sana Finestra, prima di farti un’offerta, necessita di una serie di VALUTAZIONI SPECIFICHE, di assumere una serie di dati e di fare una analisi approfondita della condizione esistente della tua casa che ci possa consentire di configurare l’intervento di fornitura e che, in funzione di uno schema ben definito, sarà in grado di proporti un prodotto idoneo al bisogno che devi soddisfare.
Nessun preventivo standard ma un vero e proprio REPORT DI CONSULENZA per metterti al riparo da ogni possibile problema.
E ciò che è ancora più interessante è che il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.
Tutto quello che troverai scritto, potrà servirti come traccia, come un vero e proprio manuale delle istruzioni semplice preciso e completo che ti aiuterà a valutare tutte le offerte che riceverai e tutti i potenziali fornitori che incontrerai per scegliere quello che più ti si addice e per controllarne l’operato!
Ciao e a presto.
Gianluca Ortelli
Il 14 aprile 2023 è uscito il mio libro "SANA FINESTRA" dove racconto la mia storia e quella della nascita del "Metodo Sana Finestra”. Nel libro scoprirai quali sono i passi fondamentali per ottenere le migliori finestre per te e per la tua casa aumentando in modo significativo il tuo benessere abitativo.