
Mi è capitato, pochi anni fa, in una fornitura di 6 finestre, di dover far sostituire 3 vetri, e di sentire con le mie orecchie il produttore dire al cliente finale che: “purtroppo il vetro è vetro” e di conseguenza delicato di suo.
Effettivamente i vetri sono tanto belli quanto delicati e spesso sono i maggiori imputati nelle contestazioni dei lavori di installazione di infissi.
Ma quando il cliente ha ragione e diritto di farsi sostituire il vetro?
Chi determina se un vetro è veramente rovinato o no?
Esiste una procedura unificata che aiuti a capire chi ha ragione?
Esiste a livello nazionale un disciplinare predisposto dall’associazione di categoria dei vetrai ASSOVETRO e da altre tre Associazioni di categoria dei produttori di infissi che sono EDILEGNO ARREDO, UNCSAAL e PVC.
Questo disciplinare definisce gli standard qualitativi ottimali per l’accettazione e la validazione dei prodotti vetrati.
Dal febbraio del 2011 questo documento è stato trasformato in norma tecnica UNI/TR 11404.
Si tratta di un documento che si applica per la valutazione della qualità visiva delle vetrate isolanti e del vetro destinati all’impiego in edilizia.
Le norme non sono leggi e pertanto non sono obbligatorie, ma sono uno degli elementi che un eventuale giudice prenderà in considerazione nel caso di contestazioni tra le parti.
Nella foto sopra riportata il vetro viene diviso in zone.
Considerando un vetro montato dentro l’anta di una finestra, la valutazione va eseguita sulla zona a vista del vetro e cioè la zona indicata con V, e sulla zona con P.
Inoltre nella valutazione si deve tenere conto di una serie di correttivi come dalle tabelle che ti riporto qui sotto.
Innanzitutto la vetrata va esaminata in trasparenza e cioè osservando lo sfondo e non la superficie.
Non è consentito durante l’esame evidenziare in alcun modo le parti del vetro oggetto della contestazione, come ad esempio segnare con un pennarello il difetto.
Il vetro va visionato da una distanza non inferiore a un metro e, per visionarlo si deve rimanere in posizione eretta e frontalmente rispetto alla superficie vetrata.
La visione deve inoltre essere eseguita in condizioni di luce naturale diffusa, come ad esempio cielo coperto, e senza che vi sia un irraggiamento diretto del sole o un’illuminazione artificiale.
Le tabelle sopra riportate definiscono le tolleranze nelle varie zone.
Bolle, oppure punti, o macchie, evidenziate seguendo le indicazioni scritte sopra, possono essere considerati difetti se hanno una dimensione superiore al mezzo millimetro.
Se i difetti sopra indicati, sono concentrati in una zona specifica, sono considerabili come un difetto se la loro vista provoca disturbo visivo oppure se superi i 3 millimetri di superficie.
Da segnalare anche che per i vetri tripli, cioè 3 lastre di vetro divise tra loro da due canaline isolanti, sempre più utilizzati nelle finestre, le tolleranze aumentano del 50%.
Mentre per le vetrate isolanti quadruple, cioè 4 lastre di vetro, divise tra loro da 3 canaline isolanti, le tolleranze aumentano al 100%.
Nel caso di vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza, cioè 2 lastre di vetro accoppiate tra le quali viene inserito un foglio di pellicola trasparente che in caso di rottura tiene le schegge unite e non gli consente di cadere a terra le tolleranze sono aumentate del 50% per ogni unità di vetro stratificato
Come vedi sopra la Zona B indica la cosiddetta zona di battuta, è larga 18 mm e in questa zona a parte danneggiamenti meccanici, cioè rotture vere e proprie, non è ammessa nessuna contestazione.
Nella Zona P, cosiddetta bordo perimetrale, viene considerata una superficie del 10% dell’altezza e della larghezza del vetro in luce, cioè della parte a vista.
In questa zona la valutazione è meno severa e in caso di vetrate con superficie maggiore dei quattro metri quadri, la definizione della zona passa dal 10% al 15% dell’altezza e della lunghezza del vetro sempre in luce e cioè della parte a vista.
La Zona V è quella principale di visione e per questa zona la valutazione è molto severa.
In un vetro isolante come quelli normalmente utilizzati per gli infissi, la camera, cioè lo spazio che rimane tra la lastra interna e quella esterna, chiamata intercapedine non deve avere impurità rilevanti.
Per impurità si intende sporco o puntini, che non devono superare la grandezza di due millimetri.
Mentre altre irregolarità superficiali ad esempio del trattamento basso emissivo, (coating), sono considerati difetti se più grandi di 0,6 millimetri di diametro.
L’eventuale presenza di limitate quantità di sali disidratanti causate dal processo produttivo non vengono considerate come difetto.
La canalina distanziatrice a seconda di quale tecnica usa il produttore, negli angoli può essere tagliata e giuntata con degli angolari, oppure piegata.
Nel caso venga piegata, la curvatura risulterà schiacciata e questo costituisce una caratteristica di performance e non un difetto contestabile
Anche eventuali fori presenti sulla canalina, utilizzati per l’inserimento di gas isolante, non costituiscono difettosità.
Può capitare che a volte sui vetri si notino righe di colore variabile, ad esempio se la fonte di luce è il sole, i colori variano dal rosso al blu.
La conseguenza di ciò è dovuta alla scomposizione dello spettro della luce e avviene quando le superfici delle lastre del vetro sono parallele in modo quasi perfetto e la qualità della superficie è piuttosto alta.
Questo fenomeno non è da considerarsi come un difetto ed è intrinseco alla costruzione della vetrata isolante.
Un altro possibile fenomeno è rappresentato dalle flessioni delle lastre di vetro a causa di variazioni di temperatura all’interno dell’intercapedine.
Queste flessioni provocano la distorsione delle immagini riflesse.
Questa è una conseguenza di natura fisica e pertanto non rappresenta un difetto.
Degli anelli circolari o ellittici nello stesso punto su entrambe le facciate del vetro causano un effetto non accettabile e che quindi rappresenta un difetto.
Si chiamano anelli di Newton (norma UNI EN 1279-1), e sono generati dal contatto o quasi contatto delle due lastre che compongono il vetro camera.
A volte può apparire della condensa superficiale sulle superfici del vetro sia all’interno che all’esterno dell’edificio.
Questa cosa non è considerabile come un difetto della vetrata isolante ma è dovuta principalmente ad altri fattori, vediamoli insieme.
Se succede all’interno dell’edificio, è principalmente causata da un’alta percentuale di umidità relativa all’interno dell’ambiente, associata ad una marcata differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno dell’edificio.
Questo fenomeno è più frequente sulle finestre installate nelle cucine e nei bagni.
Se invece succede all’esterno dell’edificio, la causa è attribuibile ad una notevole perdita di calore notturno della superficie esterna del vetro che rilascia radiazioni infrarosse.
Questo fenomeno si verifica in condizioni di cielo sereno e con alta umidità nell’atmosfera esterna.
Si tratta di fenomeni dovuti alle condizioni atmosferiche non riferibili alla qualità delle vetrate.
Attenzione al fatto che sulle superfici delle vetrate isolanti soggette a condensa, pioggia o acqua utilizzata per la pulizia, compaiano tracce di rulli, impronte digitali, segni di etichette, segni di ventose, residui di sigillanti, sostanze lucidanti e lubrificanti.
Se questi fenomeno sono momentanei, cioè limitati alla permanenza delle condizioni di condensa, pioggia o acqua per la pulizia, rimangono accettabili e quindi non sono considerabili come difetti.
Qualora però il fenomeno dovesse ripetersi per molto tempo allora è probabile che possa essere considerato come un difetto.
Quanto riportato sopra è tratto dalla normativa in merito alle applicazioni vetrarie in edilizia consultabile anche on line.
Riguarda lavorazioni normali in edilizia, mentre si applica solo parzialmente alle realizzazioni speciali.
Oltre a quello che hai letto sopra puoi fare riferimento alle seguenti normative e linee guida:
● UNI 6534 del 1974 “Vetrazioni in opere edilizie, progettazione materiali e posa in opera”.
● Normative di prodotto per i prodotti vetrari considerati, nonché le indicazioni tecniche, le prescrizioni di montaggio e le istruzioni per l’uso e la manutenzione dei vari produttori.
In conclusione il mio personale pensiero è che sia necessario utilizzare sempre e comunque il buon senso.
Spesso mi è capitato di sostituire vetrate isolanti nonostante non ci fossero le condizioni per farlo, semplicemente per fornire un servizio migliore al cliente.
Gli stessi produttori non si formalizzano molto e sostituiscono agevolmente vetri senza creare questioni.
Tuttavia non è da escludere che ci possano essere casi in cui si possa far riferimento alle indicazioni che ti ho scritto sopra.
Sicuramente molto dipenderà dall’azienda a cui ti affiderai per acquistare i tuoi nuovi infissi.
Se si tratterà di un’azienda seria, conoscerà queste indicazioni e non avrai questioni nel caso di problemi con i vetri delle tue nuove finestre.
Ti porto l’esempio di quello che facciamo noi di Sana Finestra.
Proprio perché mi sono accorto di una grave mancanza nel settore ho deciso di fondare Sana Finestra e, in particolare, di sviluppare il Metodo Sana Finestra, un sistema UNICO, ESCLUSIVO e finalizzato a creare BENESSERE ABITATIVO nella tua casa, specie se abitata, attraverso l’installazione di nuove finestre.
Il nome Sana Finestra sta ad indicare una particolare attenzione al fare in modo che la casa sia sempre SANA e CONFORTEVOLE senza correre il rischio di insorgenza di problemi di varia natura come muffa, condensa e infiltrazioni che tipicamente capitano quando si sostituiscono le finestre.
Prevenire queste problematiche è il nostro obiettivo principale che siamo in grado di far ottenere grazie ad una serie di procedure di studio e di progettazioni particolari e personalizzate che generalmente nessuno, tra i miei concorrenti, si preoccupa di studiare o di mettere in atto.
Il Metodo Sana Finestra, prima di farti un’offerta, necessita di una serie di VALUTAZIONI SPECIFICHE, di assumere una serie di dati e di fare una analisi approfondita della condizione esistente della tua casa che ci possa consentire di configurare l’intervento di fornitura e che, in funzione di uno schema ben definito, sarà in grado di proporti un prodotto idoneo al bisogno che devi soddisfare.
Nessun preventivo standard ma un vero e proprio REPORT DI CONSULENZA per metterti al riparo da ogni possibile problema.
E ciò che è ancora più interessante è che il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.
Tutto quello che troverai scritto, potrà servirti come traccia, come un vero e proprio manuale delle istruzioni semplice preciso e completo che ti aiuterà a valutare tutte le offerte che riceverai e tutti i potenziali fornitori che incontrerai per scegliere quello che più ti si addice e per controllarne l’operato!
Ciao e a presto!
Gianluca Ortelli
Il 14 aprile 2023 è uscito il mio libro "SANA FINESTRA" dove racconto la mia storia e quella della nascita del "Metodo Sana Finestra”. Nel libro scoprirai quali sono i passi fondamentali per ottenere le migliori finestre per te e per la tua casa aumentando in modo significativo il tuo benessere abitativo.