
Oggi ti parlo di finestre in PVC.
Il PVC negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale rubando letteralmente quota di mercato al legno e all’alluminio.
Il motivo di questa escalation può essere legato al fatto che tra i vari materiali, (legno, alluminio, legno/alluminio, alluminio/legno), è il più economico e oltretutto offre valori isolanti più alti.
Quindi è normale che se un venditore propone un prodotto altamente isolante che costa meno degli altri difficilmente la scelta del cliente sarà diversa.
Ma andiamo a vedere come è fatta una finestra in PVC utilizzato per costruire finestre.
Il PVC, polivinilcloruro è una mescola che viene estrusa in barre sagomate che vengono successivamente assemblate per creare l’infisso finito.
Normalmente, nella sua versione base, ha uno spessore minimo di 70 mm, ed è in colore bianco.
Anche nel PVC, come nel legno, lo spessore minimo sindacale parte da 70 o 76 mm, andando a salire ad esempio a 80 mm, 84 mm, 92 mm e così via.
Le possibilità sono diverse e anche in questo caso lo spessore maggiore serve per raggiungere valori isolanti maggiori del profilo e per poter inserire un vetro più spesso.
Il profilo può essere bianco, marrone chiaro o marrone scuro, o grigio, in funzione del colore che deve avere l’infisso finito.
Il profilo utilizzato per costruire infissi in PVC è diviso in tante camere, queste aumentano con l’aumentare dello spessore e dividono l’aria presente dentro al profilo.
Queste camere fanno in modo che l’aria nelle camere all’esterno, più fredda, trovi diverse barriere prima di entrare in contatto con quella delle camere interne, più calda.
Il minimo di camere isolanti in un profilo per consentire un valore accettabile deve essere di almeno 5 camere.
Una cosa importante da verificare è lo spessore delle pareti esterne.
Esistono infatti profili in classe A dove la parete esterna è di 2,9 mm, e profili di classe B dove la parete è di 2,5 mm, questo ovviamente va a influire sulla solidità del profilo.
La differenza è minima e impercettibile in foto, ma ti assicuro che in fatto di stabilità esiste un’enorme differenza.
Alcuni produttori estrudono la parte interna dei profili con una mescola di PVC riciclato, che si presenta in colore grigio chiaro.
Ogni infisso in PVC venduto in Italia, deve obbligatoriamente essere stato estruso, cioè prodotto con una mescola in classe S.
Questo vuol dire che deve sopportare un CLIMA SEVERO, perché in Italia l’esposizione al sole è maggiore.
Quindi è bene informarsi sul fatto che, sopratutto per prodotti provenienti dall’estero, il profilo utilizzato sia adatto al mercato italiano.
Devi sapere che la classe del profilo la trovi stampata sulla parte non in vista del telaio del tuo nuovo infisso e potrai dunque verificare la sua classificazione prima dell’installazione.
All’interno del profilo perimetrale di anta e di telaio viene inserito un rinforzo in acciaio con una forma particolare che serve a rendere più stabile il profilo.
Le pieghe di questo rinforzo servono a renderlo più rigido.
Il rinforzo è necessario perché il pvc è un materiale piuttosto morbido e quindi necessità di essere irrigidito.
Alcuni produttori eliminano il rinforzo in acciaio dentro l’anta e, per rendere più stabile il profilo, incollano il vetro.
Altri utilizzano in alternativa al semplice PVC una variante in fibra di vetro, (vetro resina), tipo quella utilizzata per costruire barche.
Da tener presente nel caso di vetro incollato, che a seguito di rottura del vetro non tutti prevedono di sostituirlo ma intervengono sostituendo interamente l’anta.
Come puoi immaginare sostituire solo un vetro può voler dire attendere qualche giorno, mentre invece sostituire l’anta può comportare un’attesa di diverse settimane.
La tenuta all’aria, all’acqua e al rumore in una finestra in PVC è garantita dalle guarnizioni perimetrali in gomma.
Queste guarnizioni sono posizionate tra il telaio fisso, cioè quello fissato al muro, e le ante mobili, cioè quelle con il vetro che si aprono e si chiudono.
Una finestra nella sua versione base avrà due guarnizioni in gomma che servono appunto a tenere fuori l’aria e a non far entrare gli spifferi.
Le due guarnizioni sono il minimo sindacale, poi con sistemi più performanti e più evoluti si sale a tre o addirittura a quattro guarnizioni.
Sempre in tema di guarnizioni potrai trovare la terza guarnizione sull’anta che lavora su una parte rigida.
Oppure una guarnizione a pinna sul telaio che lavora sull’anta mobile.
La funzione è pressoché identica salvo piccole differenze, e tieni presente che la prima situazione ultimamente è sempre più rara da trovare negli ultimi tempi.
Il PVC, come detto prima, in genere è bianco oppure colorato nel caso sia necessario essere abbinato a colorazioni che imitano il legno.
Esistono diverse finiture disponibili e si tratta in pratica di una sottile pellicola in materiale plastico che riveste a caldo il profilo originale.
In genere quando ci si trova ad applicare una pellicola ad imitazione legno ad esempio color noce il profilo in PVC anziché bianco sarà ad esempio marrone.
Ci sono però alcune aziende che utilizzano sempre profili in pasta bianca anche quando applicano una pellicola ad imitazione del legno.
Questo vuol dire che potresti avere infissi con questa pellicola interna ed esterna e che, a finestra aperta invece avranno il profilo di battuta sia dell’anta che del telaio in colore bianco.
Un’altra variante interessante è che alcuni produttori applicano la pellicola anche in battuta, quindi invece che trovarti con un profilo ad esempio marrone a finestra aperta, avresti lo stesso colore della facciata interna ed esterna anche sulle battute interne.
L’assemblaggio delle finestre avviene in genere con una lavorazione a 45 gradi fatta a caldo.
Alcuni poi rifiniscono la giunzione con una lavorazione chiamata unghiata che qui puoi vedere qui in foto.
Altri produttori hanno macchinari che in fase di assemblaggio non necessitano di dover rifinire la giunzione e che di conseguenza non utilizzano l’unghiata ma lasciano che le due parti siano unite senza questo stacco.
Personalmente preferisco il sistema con l’unghiata perché ad oggi la rifinitura senza unghiata non la ritengo ancora perfetta al punto tale da essere preferita come puoi vedere da questa foto.
Ma ovviamente è un parere personale che non ha nulla a che vedere con la qualità o meno dell’infisso.
Il lato estetico è per ogni persona soggettivo e quindi non sarò certo io a scegliere per te.
Un infisso standard da 70 mm in PVC, monta sempre un vetro doppio, quindi 2 lastre di vetro separate da un distanziale in materiale isolante come PVC ad esempio.
A partire da uno spessore di 80 mm, alcuni infissi hanno di serie un triplo vetro cioè 3 lastre di vetro separate da un distanziale che deve ormai essere in materiale isolante e non più in alluminio come accadeva un tempo.
Tutte le finestre in PVC montano standard ferramenta perimetrale a nastro che ha la funzione anta a battente e anta a ribalta.
Chi eventualmente non monta questo tipo di ferramenta come standard molto probabilmente è rimasto un po’ arretrato con l’evoluzione dei prodotti, e ti consiglio di non sceglierlo come fornitore.
I pregi delle finestre in PVC sono l’assenza di manutenzione, il maggior isolamento e il costo contenuto.
Mentre i difetti sono la stabilità limitata in caso di grandi dimensioni, e l’estetica non paragonabile ad esempio alla finestra in legno.
In questo caso esistono produttori che rispettano regole specifiche che impongono limiti dimensionali oltre i quali non le producono.
Al contrario invece alcuni produttori non si preoccupano di questo e producono finestre oltre questi limiti rischiando poi che gli infissi possano avere problemi funzionali nel tempo.
Ciò non toglie che comunque un minimo di manutenzione ai sistemi di apertura e chiusura deve essere fatta periodicamente.
Abbiamo parlato prima di pellicole ad imitazione legno, ma nel caso di necessità di avere colori eterni diversi dal bianco o dall’effetto legno che non si trovano con le normali pellicole, è possibile avere un profilo sempre in PVC ma con un guscio eterno in alluminio.
Questa variante chiamata PVC/alluminio, è molto indicata anche per chi ha perplessità sulla durata esterna di un profilo in PVC dal momento che lo protegge e lo preserva dagli attacchi degli agenti atmosferici.
In ultimo il PVC è molto utilizzato con un profilo del telaio chiamato a Z o da ristrutturazione.
Viene molto usato da tantissimi rivenditori perché facilità la posa in opera.
Ora personalmente sono contrario all’utilizzo del telaio a Z perché non in linea con gli standard qualitativi che Sana Finestra intende garantire ai propri clienti.
Un’altra delle cose importanti in merito agli infissi in PVC riguarda chi assembla fisicamente le finestre.
Esistono diversi produttori molto rinomati di profili sul mercato che producono solo delle barre che poi vengono vendute a tutta una serie di aziende piccole o grandi.
Queste ultime successivamente producono gli infissi seguendo le istruzioni date dai produttori di profili di cui sopra.
Normalmente il 90% delle aziende di produzione di finestre in PVC lo fa in questo modo, ma esiste anche un 10% di aziende che estrude e assembla un proprio profilo esclusivo.
Quindi una delle cose da tenere presente in fase di valutazione è quella di capire bene chi assembla il profilo, che tecnologia usa e che certificazioni produttive utilizza.
Devi sapere che, tutte le finestre immesse sul mercato a partire dal 2010 devono essere marcate CE.
Cioè devono rispettare una serie di regole per essere dichiarate sicure per l’utilizzatore finale.
Chi non ti da la marcatura CE, che può essere una targhetta applicata alla finestra, o un documento allegato alla fattura o alla bolla di trasporto, non è in regola e il prodotto che ti ha venduto potrebbe crearti seri problemi.
Addirittura un prodotto non marcato CE deve essere obbligatoriamente ritirato dal mercato.
La marcatura CE si ottiene a seguito di una serie di test di laboratorio, fatti su una finestre campione.
Questi test misurano la tenuta all’aria, la tenuta all’acqua, la resistenza ai carichi di vento, la trasmittanza termica, la quantità di eventuali sostanze nocive, la resistenza agli urti da corpo molle.
I dati rilevati sono indicati su una specifico documento che il serramentista ti deve rilasciare con la consegna, o addirittura preventivamente in fase di trattativa.
I dati misurati infatti non sono per tutti identici, e per questo due infissi apparentemente identici potrebbero essere totalmente diversi per prestazioni.
Bene, spero di averti spiegato in modo facile e comprensibile per uno che magari non è del mestiere come è fatta una finestra in PVC.
Come spero già saprai Sana Finestra si occupa della sostituzione degli infissi sopratutto in case abitate dove è necessaria una maggiore attenzione al preservare gli ambienti.
Per fare questo ho creato il Metodo Sana Finestra che è un sistema unico di 10 procedure specifiche per creare benessere abitativo nella tua casa.
Tutto parte da una progettazione che è parte integrante delle 10 procedure che formano il Metodo Sana Finestra.
L’ho creato specificatamente come sistema unico, esclusivo e finalizzato a creare benessere abitativo nella tua casa, specie se abitata, attraverso la sostituzione delle finestre.
Il Metodo Sana Finestra prevede un’installazione esclusiva che utilizza uno speciale “GIUNTO ANTI CONDENSA”, finalizzato a risolvere il problema della muffa intorno alle finestre.
Il Metodo Sana Finestra non è un semplice preventivo ma un vero e proprio documento di diverse pagine che farà una fotografia della tua casa e ne rileverà le caratteristiche.
Attraverso questo documento saremo in grado insieme di individuare il tipo di intervento da progettare oltre a tutte le indicazioni utili per realizzarlo.
E ciò che è ancora più interessante è che il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da Sana Finestra.
Tutto quello che ci troverai scritto, potrà servirti anche come traccia per poter valutare altre offerte, e di conseguenza per scegliere quella che più ti si addice.
Nessun preventivo standard, ma una vera e propria relazione di consulenza per metterti al riparo da ogni possibile problema.
Perché il mio obiettivo principale è quello di metterti in condizione di fare un acquisto che ti possa portare reali vantaggi, evitandoti di buttare i tuoi soldi al vento.
Il mio ruolo è prima di tutto quello di essere per te un consulente e non un venditore, perché come avrai notato nel mio sito non ho foto emozionali di finestre o di realizzazioni.
Ed è fatto apposta così, perché quello su cui voglio farti riflettere, è che non è necessario concentrarsi solo sull’infisso, perché la scelta della giusta finestra, quella che fa proprio al caso tuo è una conseguenza di un lavoro di consulenza e di progettazione che per Sana Finestra è alla base del proprio operato.
Per questo il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.
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Per oggi è tutto!
Appuntamento al prossimo articolo.
Ciao e a presto!
Gianluca Ortelli
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