
Quale persona accetterebbe di farsi mettere a soqquadro la casa per via dei lavori di sostituzione degli infissi?
Probabilmente nessuno, a meno che non ne abbia una necessità obbligata.
Potrebbe avere finestre talmente malridotte da non poter più aspettare altro tempo, oppure potrebbe trovarsi a dover affrontare una ristrutturazione edilizia a seguito della quale risulta illogico non intervenire su questi elementi.
Ma, a parte queste due categorie di persone, tutti gli altri non ragionano mai sul fatto che possano esserci diversi vantaggi ottenibili sostituendo gli infissi.
Per questo ho scelto per te TRE dei VANTAGGI, a mio avviso più importanti e più utili, che puoi ottenere facendo questo speciale investimento.
Li ho riassunti qui di seguito e ti invito a leggerli tutti d’un fiato.
Sei pronto?
Partiamo!
So cosa stai pensando: non ti sto certo parlando di una novità, anche perché non sono il primo e nemmeno l’ultimo che te lo dice. Inoltre i miei concorrenti ci costruiscono infinite campagne promozionali su questo argomento.
Ma la realtà è che anche tu ne sei consapevole, sopratutto quando ti arriva la bolletta del gas, e non ti capaciti di come sia possibile spendere così tanti soldi per avere un minimo di calore nella tua casa.
Perché in casa tua, in inverno, il più delle volte quando sei sul divano ti serve la copertina di pile sui piedi e, nonostante la tua attenzione nel programmare il crono termostato in modo da evitare inutili sprechi, la cifra che spendi è sempre alta… e quando meno te lo aspetti, aumenta pure!
Per non parlare poi del periodo estivo, quando l’interno della tua casa equivale al forno di un’acciaieria e dove anche un eventuale impianto di condizionamento non risolverebbe la questione se non con costi energetici oltre misura.
Se poi hai anche dei figli piccoli, la parsimonia nel regolare il riscaldamento invernale o il raffrescamento estivo va a farsi benedire! Perché se tu puoi sopportare un po’ di freddo o di caldo (a seconda delle stagioni), loro mica possono subire i tuoi seppur inutili tentativi di risparmio.
Se le tue vecchie finestre sono state costruite prima del 1985 hai sicuramente un grosso problema di dispersione di energia. Questo perché avrai molto probabilmente finestre spesse 4 centimetri con vetro singolo e senza guarnizioni perimetrali.
Se così fosse, facciamo qualche ragionamento.
Supponiamo che tu abiti in un appartamento di 80 mq che ha 6 finestre. Un appartamento di questo tipo in Zona climatica E, quindi in gran parte della penisola italiana, spende mediamente in riscaldamento tra le 1300 e le 1500 euro.
Supponiamo che il paese in cui si trova il tuo appartamento abbia un valore gradi giorno pari a 3258.
I gradi giorno sono ricavati calcolando la differenza tra la temperatura interna delle abitazioni nel periodo invernale, e la temperatura massima esterna di tutti i giorni sempre del periodo invernale.
La temperatura interna per Legge non dovrebbe mai superare i 20° C.
I gradi giorno sono stati calcolati da Enea e pubblicati nel D.M. 6 agosto 1994. Li puoi trovare tranquillamente online specificando il comune in cui abiti.
Supponiamo che il totale di tutte le finestre da sostituire abbia una superficie di 12 metri quadrati.
Un altro dato che ci serve sapere è quanto isola la nuova finestra. In questo caso ipotizziamo di voler installare un nuovo infisso che ha un valore isolante di 1,2 watt per metro quadro K.
Il valore che ti ho indicato rappresenta sostanzialmente quanto calore la finestra disperderà verso l’esterno per ogni metro quadrato.
Tecnicamente lo troverai sui documenti che il produttore deve obbligatoriamente rilasciarti e che devono essere indicati con questa sigla: “Uw 1,2 W/mq K”.
Ogni altra dicitura (come ad esempio Uf, Ug) non riguarda la finestra completa, ma solo singole parti di essa e rispettivamente trasmittanza del materiale in cui è fatta la finestra, Uf, tramittanza del vetro, Ug.
A te interessano poco, quello che ti può interessare è il valore totale dell’infisso completo: cioè Uw.
Procediamo…
A questo punto ci serve sapere il valore Uw delle vecchie finestre che, nel caso dell’esempio, hanno una trasmissione termica di 5,0 watt per metro quadro.
La differenza di energia che esce dall’appartamento tra le vecchie e le nuove finestre è di 3,8 watt per mq, (5,0 – 1,2 = 3,8).
Combinando tutti i dati che abbiamo secondo una specifica formula di calcolo (che ora non ti sto a spiegare per non annoiarti) otteniamo il dato numerico 3566 che rappresenta l’energia risparmiata per dispersione espressa in Kilowatt ore per anno.
Considerando che per produrre 10 kWh serve circa 1 mc di gas metano e ipotizzando un costo medio del gas metano di 0,90 cent per litro, moltiplicato per il dato sopra ottenuto, possiamo stabilire che la sostituzione delle finestre dell’appartamento sopra indicato porteranno un risparmio annuo solo per le spese di riscaldamento di circa 321 euro.
Circa un terzo della spesa annuale per riscaldare la casa! Senza contare le spese estive per raffrescarla e le perdite per ventilazione.
L’inquinamento acustico è una delle problematiche più ricorrenti di questi ultimi anni.
I rumori del traffico, ad esempio, sono una delle principali fonti di stress. Se anni fa la tua era una zona tranquilla, adesso che la maggior parte delle persone ha un’automobile, le strade sono sempre più intasate di auto che generano rumore.
Tu e la tua famiglia dentro casa lo subite tutto, specie nel fine settimana quando la gente esce la sera e si trattiene in giro fino a tardi… e tu che vuoi sfruttare il week-end per riposarti e ricaricare le pile, ti ritrovi a dover sopportare decine di decibel sotto forma di rumore che ti entrano dalle finestre.
Il rumore viene misurato in decibel (dB), che misura le diverse frequenze di disturbo percepite e dovute a variazione di pressione dell’aria sul timpano del nostro orecchio.
Ecco qualche indicazione: Il fruscio delle foglie in campagna senza nessun altro rumore ha un valore di 20-25 dB. Se sei in casa di notte nel silenzio più totale il rumore percepito sarà di 25-35 dB, una conversazione tranquilla tra due persone generà 40-50 dB. Una strada trafficata o un ufficio rumoroso genera 60-70 dB.
Per farti un esempio, la finestra di cui ti ho parlato sopra, costruita più di 40 anni fa, ha sicuramente montato un vetro singolo.
Il livello di isolamento acustico di un vetro singolo è quasi nullo, perché ti abbatte circa 25 dB.
Quindi, leggendo i dato sopra, possiamo dire che se ti trovi su una strada trafficata che genera 60-70 dB e le tue finestre a vetro singolo ti abbattono solo 25 dB, tu percepirai 35-40 dB che è al limite delle percezioni che possono generare deconcentrazione e disturbi del sonno.
Già solo con nuove finestre che montano un vetro doppio standard si raggiungono livelli di isolamento basilari accettabili.
Ad esempio, su una singola finestra che monta un vetro con lastra esterna da 4 mm, camera da 16 mm con all’interno gas Argon, lastra interna anti infortunistica 3+3 mm (6 mm totale), il valore isolante arriva a 36 dB.
L’abbattimento in questo caso genera un rumore percepito di 24 dB che equivale all’essere in campagna coccolati dal solo rumore delle foglie mosse da un leggero vento.
Tieni presente che una riduzione di soli 6 dB del rumore dimezza la percezione del disturbo.
Oltre allo standard, se hai particolari esigenze di abbattimento acustico, puoi far dotare le tue nuove finestre di vetri speciali ad abbattimento acustico.
Esistono vetri che possono arrivare ad un abbattimento acustico di 48 dB.
Quello che vedi qui sotto ad esempio e un triplo vetro che ha un valore di abbattimento di 45 dB, è spesso 47 mm, pesa 54 kg al metro quadro e isola termicamente 0,7 watt per metro quadro.
Una cosa importante da sapere è che il valore isolante del vetro non potrà mai essere il valore isolante della finestra.
Perché una volta che il vetro sarà installato sulla finestra si dovrà tenere conto delle perdite di potere isolante che si verificano tra anta e telaio.
Per questo, ad esempio, il vetro che hai visto sopra da 45 dB montato su una finestra in pvc con 3 guarnizioni, spessa quasi 9 centimetri, avrà un valore di abbattimento acustico che può variare tra i 42 e 43 dB.
Quindi in fase di acquisto, se hai necessità di avere un maggiore isolamento acustico, non fermarti al solo valore del vetro! Richiedi il valore del vetro montato sul serramento.
Un’altra cosa ancora più importante che DEVI tenere in considerazione è che anche in merito all’isolamento acustico la posa in opera deve essere fatta con metodi e prodotti specifici.
Deve essere progettata nei minimi particolari ed integrata nel sistema murario in funzione del sistema oscurante esistente e della presenza di fattori esterni che possono alterare le onde sonore (pareti di palazzi vicini, terrazzi ecc.). Perché, ad esempio, basta un solo foro della grandezza di uno spillo per far perdere diversi decibel e vanificare il tuo investimento.
Molto probabilmente dopo aver letto il titolo di questo paragrafo avrai sgranato gli occhi pensando di aver letto male a causa di un errore di battitura.
Tranquillo, non è così!
Sto proprio asserendo che la sostituzione degli infissi può contribuire a prevenire le malattie respiratorie che, a causa dell’inquinamento, spesso colpiscono sopratutto i più giovani.
Mi spiego meglio.
La maggior parte dei casi di malattie respiratorie derivano dalle polveri generate dal traffico, le cosiddette polveri sottili: grandi nemiche della salute e delle nostre città e sprigionate dalle automobili.
Immagino tu sia consapevole del fatto che mentre cammini per strada, anche senza saperlo, il tuo naso respira importanti quantità di polveri sottili ogni giorno. Ma forse non sai che queste polveri sottili sono anche dentro casa tua.
Ti chiederai come sia possibile tutto ciò… va bene in giro per strada, ormai è un dato certo e fa parte della cronaca quotidiana, ma immagino che in casa tua proprio non te lo saresti mai aspettato.
E invece è così!
Là dove passi le tue ore di tranquillità con la tua famiglia, dove chiudi fuori il mondo, dove credi di essere al sicuro, una minaccia invisibile è nascosta nell’aria.
E passa tutta dalle tue vecchie finestre, perché da dove entrano gli spifferi passano anche queste polveri che ti ritrovi in casa.
Purtroppo per te, sopratutto se abiti in una zona molto trafficata, la quantità di queste polveri sarà maggiore.
Le polveri sottili possono essere paragonate a un killer lento e silenzioso. Sono così piccole da poter essere inalate e man mano si accumulano nel sistema respiratorio.
Si tratta delle ormai molto conosciute PM 10, alle quali da una decina di anni si sono aggiunte le PM 2,5.
Non è mio compito fare il chimico e spiegarti tecnicamente le polveri sottili, in merito alle quali potrai trovare in rete informazioni più autorevoli.
Quello che ho voluto trasmetterti è il reale pericolo che invisibilmente passa dalle tue vecchie finestre nello spazio tra anta e telaio, tra cui non c’è nessun tipo di guarnizione a fare da barriera.
Se hai finestre più vecchie di 30 anni, avrai notato sicuramente che tra la parte fissa delle finestre e le ante apribili c’è uno spazio vuoto dove passa aria.
E molto probabilmente tu lo risolvi con un bel salsicciotto appoggiato sul davanzale.
Le nuove finestre, se già hai avuto modo di approfondire, hanno un minimo di 1 e un massimo di 3 guarnizioni in una speciale gomma, che fa in modo che una volta chiuse non passi aria.
Una delle differenze più sostanziali tra una nuova finestra e una vecchia, in termini di tenuta all’aria, è che una vecchia finestra è in grado di ricambiare completamente l’aria all’interno di un appartamento per 3 volte in 24 ore. Mentre una nuova finestra ricambia completamente l’aria 1 volta ogni 3 giorni.
Ti sarà sicuramente capitato, se hai delle tende alle vecchie finestre, di vederle muoversi anche solo leggermente. Magari non ci hai fatto molto caso, mentre i tuoi figli si sono pure preoccupati pensando che ci fossero dei fantasmi.
Invece il problema è più semplicemente che le tue vecchie finestre spifferano come uno scolapasta.
Se non hai le tende, e quindi non ti è mai capitato di notare questo particolare, prova a avvicinare una mano in qualsiasi punto del perimetro di una delle tue vecchie finestre durante il periodo invernale. Sentirai sicuramente un flusso gelido che ti avvolgerà la mano.
Bene, quello è il freddo che entra in casa tua e che arriva fino al tuo termostato di regolazione del riscaldamento. Gli segnala un abbassamento della temperatura interna e farà in modo che questo richieda alla caldaia di accendersi e di portare più calore ai caloriferi.
A causa di questa perdita di ventilazione, nei periodi più freddi, il tuo sistema di riscaldamento continuerà a lavorare senza sosta, a bruciare combustibile e a mangiarti euro che si sommeranno a quelli che già buttavi a causa della perdita di calore per trasmissione.
E’ possibile dare un valore monetario a questa dispersione tecnicamente detta “per ventilazione” utilizzando una specifica formula di calcolo.
Anche in questo caso non sto a spiegartela, ma voglio che tu sia consapevole che esiste un metodo scientifico di misurazione e che non mi sono inventato niente solo per impressionarti.
Tuttavia la formula utilizzata tiene conto sempre dei gradi giorno del comune in cui si trova l’appartamento, dei metri quadri totali delle finestre esistenti, del valore di tenuta all’aria delle nuove finestre testato in laboratorio, di quello delle vecchie finestre che in genere è in classe 0 o 1 e che nell’esempio specifico io ho considerato come 1.
Il risultato del calcolo sempre espresso in Kilowatt ore per anno, moltiplicato per il costo del gas metano (che ipotizziamo sia sempre di circa 0,90 centesimi al mc), ci porta a quantificare un risparmio di circa 213 euro all’anno.
Questi 3 PROBLEMI, che se risolti si trasformeranno in VANTAGGI, di base potranno essere superati con la semplice sostituzione degli infissi, solo utilizzando finestre standard, senza particolari accorgimenti tecnici supplementari.
Tuttavia è possibile, modulando gli elementi secondo le tue specifiche esigenze, aumentare ogni singola performance per ottenere il risultato che più ti interessa migliorare.
Puoi aumentare le prestazioni delle lastre vetrate per ottenere maggiore isolamento acustico. Puoi aumentare lo spessore del profilo ed il valore isolante del vetro per aumentare la trasmittanza termica totale dell’infisso. Puoi aumentare il numero di guarnizioni per migliorare l’ermeticità della tua casa.
Non vorrei deluderti ma, come ripeto spesso, il prodotto è importante ma non è fondamentale: non sempre l’infisso più performante è sinonimo di prestazioni eccellenti!
Infatti, anche se la finestra in sé sarà sicuramente modulata correttamente per raggiungere le prestazioni attese, il suo collegamento e la sua integrazione con il vano murario (sia esso in una nuova costruzione, in ristrutturazione o in una semplice sostituzione) diventerà altrettanto fondamentale per poter garantire le performance per le quali si è investito.
Per questo motivo entra in gioco la progettazione dell’installazione: un processo importantissimo per poter eseguire un intervento che possa portare reali vantaggi.
Purtroppo però, nella maggior parte dei casi, questa cosa non viene presa in considerazione perché sia il cliente che il serramentista pongono la loro attenzione SOLO sul prodotto.
Si sceglie l’infisso per l’estetica, per l’esclusività, per la novità… lo si arricchisce di optional per renderlo adatto alle performance che si vogliono ottenere, ma non si presta mai maggiore attenzione al suo processo di installazione.
Così, ad esempio, in fase di sostituzione degli infissi ci si trova con infissi ad alto isolamento acustico, installati in appoggio sui vecchi telai con una perdita di efficienza spaventosa.
O ancora, in fase di costruzione o di ristrutturazione ci si ritrova con infissi termicamente ultra performanti, installati su contro telai in ferro o parte in legno e parte in alluminio. Questi elementi sono in materiale incompatibile con le performance da raggiungere e quindi le comprometteranno.
Se poi questi falsi telai, forniti dal serramentista, verranno installati semplicemente con della malta dall’impresa edile, col tempo si avranno fessurazioni tra loro e la muratura che, anche in questo caso, contribuiranno a far perdere prestazioni.
Ti porto l’esempio di quello che facciamo noi di Sana Finestra.
Proprio perché mi sono accorto di una grave mancanza nel settore ho deciso di fondare Sana Finestra e, in particolare, di sviluppare il Metodo Sana Finestra, un sistema UNICO, ESCLUSIVO e finalizzato a creare BENESSERE ABITATIVO nella tua casa, specie se abitata, attraverso l’installazione di nuove finestre.
Il nome Sana Finestra sta ad indicare una particolare attenzione al fare in modo che la casa sia sempre SANA e CONFORTEVOLE senza correre il rischio di insorgenza di problemi di varia natura come muffa, condensa e infiltrazioni che tipicamente capitano quando si sostituiscono le finestre.
Prevenire queste problematiche è il nostro obiettivo principale che siamo in grado di far ottenere grazie ad una serie di procedure di studio e di progettazioni particolari e personalizzate che generalmente nessuno, tra i miei concorrenti, si preoccupa di studiare o di mettere in atto.
Il Metodo Sana Finestra, prima di farti un’offerta, necessita di una serie di VALUTAZIONI SPECIFICHE, di assumere una serie di dati e di fare una analisi approfondita della condizione esistente della tua casa che ci possa consentire di configurare l’intervento di fornitura e che, in funzione di uno schema ben definito, sarà in grado di proporti un prodotto idoneo al bisogno che devi soddisfare.
Nessun preventivo standard ma un vero e proprio REPORT DI CONSULENZA per metterti al riparo da ogni possibile problema.
E ciò che è ancora più interessante è che il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.
Tutto quello che troverai scritto, potrà servirti come traccia, come un vero e proprio manuale delle istruzioni semplice preciso e completo che ti aiuterà a valutare tutte le offerte che riceverai e tutti i potenziali fornitori che incontrerai per scegliere quello che più ti si addice e per controllarne l’operato!
Ciao e a presto!
Gianluca Ortelli
Il 14 aprile 2023 è uscito il mio libro "SANA FINESTRA" dove racconto la mia storia e quella della nascita del "Metodo Sana Finestra”. Nel libro scoprirai quali sono i passi fondamentali per ottenere le migliori finestre per te e per la tua casa aumentando in modo significativo il tuo benessere abitativo.