Sana Finestra

Finestre anti effrazione per proteggerti dai ladri, funzionano d’avvero?

Proteggere la propria casa dai malintenzionati in modo efficace è un desiderio di ogni persona che ha a cuore la propria casa e la propria famiglia. Nonostante viviamo in una società molto più sicura rispetto al passato, dove tutto e monitorato e filmato, il sentirsi sicuri dentro casa è una condizione psicologica piuttosto ambita da molte persone che si apprestano a sostituire gli infissi. Ma è veramente efficace dotare le nuove finestre di ferramenta anti ladro? Scoprilo in questo articolo. Buona lettura.

Rendere sicura la propria casa attraverso la dotazione di ferramenta speciale anti effrazione sulle finestre, è una delle possibilità che vengono offerte dai venditori, quando un potenziale cliente si rivolge a loro per sostituire gli infissi.

Rendere le finestre a prova di ladro però, può avere anche delle contro indicazioni, delle quali, in genere, nessun venditore ti mette al corrente.

In questo articolo voglio spiegarti come una finestra può diventare anti ladro, che livelli di sicurezza puoi raggiungere, i pro e i contro delle finestre anti effrazione.

Quello che stai leggendo adesso, è sicuramente qualcosa che non troverai da nessun altro fornitore di infissi e più avanti capirai il perché.

Cosa sono le finestre anti effrazione

Cercando nuove finestre sono più che convinto che, chi hai contattato, ti ha proposto di dotare i tuoi nuovi serramenti di ferramenta di sicurezza anti effrazione.

Normalmente le finestre hanno una sicurezza standard di base, che non è certificata e che in pratica consiste nell’avere sulla ferramenta, nella parte bassa dell’anta, un “perno a fungo”, che impedisce di scardinare l’infisso facendovi leva dal basso.

In merito invece a livelli superiori anti effrazione, si può partire dalla classe RC1, passando per la classe RC2, fino ad arrivare progressivamente alla classe RC6.

Di norma, le possibilità che puoi trovare sul mercato degli infissi standard, arrivano al massimo alla classe RC3, mentre esistono aziende specializzate in finestre di sicurezza, che sono più che altro produttori di infissi blindati, che però non tratteremo in questo articolo.

Lo scopo principale di questo testo è quello di spiegarti le possibilità che hai di aumentare la sicurezza delle finestre che acquisterai, indipendentemente dal fatto che queste siano in legno, in alluminio, o in pvc.

Le differenti classi

Trasformare una finestra con sicurezza base, in classe RC1, sostanzialmente significa dotarla di più punti di chiusura particolari, che sono a forma di funghetto, o più semplicemente di “T”, in modo che sia difficile farli uscire da loro alloggiamento sul telaio.

Queste “T” infatti, si trovano sulla ferramenta perimetrale delle ante apribili:

E si incastrano in una sede specifica che è applicata sul telaio fisso:

Per avere un infisso in classe RC2, questi perni di chiusura aumentano ulteriormente di numero.

Contestualmente aumenta lo spessore del vetro che dovrà avere lastre antisfondamento più spesse e aumentano anche i punti di fissaggio al muro del telaio fisso.

Stesso discorso vale per le altre varie classi dove, con l’aumento dei punti di chiusura, si certifica che l’infisso resista all’attacco di un malintenzionato che di volta in volta utilizza diverse tecniche e diversi oggetti di scasso.

Questi vanno dai calci, alle spinte per RC1, a cacciavite, martello e cunei per RC2, a piede di porco per RC3, a trapano, sega, ascia per RC4, a smerigliatrice piccola per RC5, a smerigliatrice grande per RC6.

Quindi, per capirci, ad ogni classe, partendo dai calci e dalla spinte della RC1, mano mano che vengono aggiunti gli attrezzi di scasso elencati sopra, si sale con la classe di resistenza della finestra.

Un altro termine di valutazione della classe è dato dal tempo che un ladro può impiegare per scassinare un infisso.

Si stima che una finestra debba cedere entro i primi 3 minuti, se no il malintenzionato cambia bersaglio, di conseguenza più tempo resiste un infisso, più si abbassa il rischio che un ladro ti entri in casa.

Attenzione alla certificazione!

E’ importante per chi acquista, verificare che le varie classi anti effrazione siano certificate da un laboratorio specializzato in prove sugli infissi.

Non è sufficiente infatti dotare l’infisso di ferramenta e vetro conforme alla normativa RC2 per essere automaticamente certificati RC2.

Il prodotto costruito secondo le regole di anti effrazione RC infatti, dovrà essere testato in laboratorio per determinare che resista effettivamente allo scasso.

Solo così avrai la certezza che la finestra che hai acquistato è realmente certificata contro i ladri.

Intendiamoci, non esiste nessuna Legge che obbliga le aziende a certificare per forza le finestre, quindi si può rendere sicura una finestra in classe RC1 o RC2 secondo le disposizioni di certificazione ma senza che sia ufficialmente testata.

Detto questo la cosa importante è che le aziende che dotano i propri infissi della classe RC senza che sia certificata ufficialmente, siano corrette nel dichiararlo al proprio cliente.

Basterebbe dire: ”Il mio infisso è conforme alle disposizioni per la classificazione RC2, ma non è stato testato in laboratorio.  Pertanto la finestra è stata costruita con tutta la dotazione necessaria prevista, ma non ho un certificato di prova che provi l’effettiva resistenza del sistema”.

Chiaro! Sincero! Onesto!

Concorderai con me che, vendere una finestra che è stata costruita con tutte le particolarità necessarie a renderla conforme alla classe RC2, è ben diverso dall’avere lo stesso tipo di finestra, testata in laboratorio per la sua effettiva resistenza.

Ma è utile avere finestre così sicure?

E’ importante però sapere che avere finestre anti ladro, potrebbe non impedire che ti svaligino la casa.

Abbiamo già detto che, di norma, un furto deve avvenire entro i primi tre minuti, altrimenti il ladro punta ad un altro obiettivo che può essere o un’altra finestra della stessa casa, oppure un’altra abitazione.

Quello su cui voglio farti riflettere è che non esiste nulla di impenetrabile e che anche con finestre in categoria RC piuttosto alta, se il malintenzionato ha tempo di lavorare sull’infisso senza essere disturbato, può comunque entrare in casa tua.

Ci metterà più tempo, ma se vuole farlo ad ogni costo, la cosa non sarà impossibile.

Ovviamente però, a quel punto, avrà fatto un danno consistente all’infisso che ha preso di mira.

Lasciando perdere gli infissi blindati o in classe RC superiore, è bene sapere che anche con ferramenta RC1 o RC2, in caso di cedimento della finestra il danno da riparare sarà comunque consistente e, a volte, non sarà nemmeno possibile eseguire una riparazione, ma si dovrà provvedere all’intera sostituzione della finestra.

Chiaramente chi ti vende gli infissi questa cosa non te la dirà mai, anzi, nell’ambito della fornitura di nuove finestre, anche se il tuo scopo principale non è quello della sicurezza, probabilmente ti proporrà di aumentare il livello di protezione anti ladro in classe RC1 o RC2.

Personalmente ritengo sia più corretto, informare i miei clienti che una finestra con ferramenta anti effrazione non è impenetrabile e sopratutto che è soggetta a subire più danni dovuti ad un eventuale tentativo di scasso.

Paradossalmente, anche contro il mio interesse economico, prima di tutto faccio riflettere il mio cliente sulla possibilità di dotarsi magari di un efficace impianto di allarme.

Come un impianto di allarme potrebbe essere più utile

Non so se lo sai, ma esistono infatti degli impianti di allarme che è possibile piazzare all’esterno dell’abitazione e che coprono o il perimetro della casa, oppure solo le finestre e che entrano in funzione quando un malintenzionato si avvicina all’infisso.

L’impianto di allarme, funziona via radio e quindi non devi nemmeno far predisporre i cavi necessari.

Oltre a mettere in funzione la sirena può essere collegato a più numeri di telefono, che vengono chiamati dalla centralina del sistema quando l’allarme scatta.

Io stesso, in casa mia, ho fatto installare un impianto esterno sulle finestre, con dei sensori che coprono il perimetro dell’infisso, e entrano in funzione ogni volta che qualcuno si avvicina alla finestra.

A mio parere, ritengo sia più efficace questo metodo di protezione piuttosto che aumentare la resistenza della finestra.

E questo semplicemente perché quando questo tipo di allarme suona, alla finestra non è ancora capitato nessun tipo di danno.

Paradossalmente, invece, agendo sul potenziamento della ferramenta di sicurezza, come detto poco sopra sarà necessario spendere del denaro per sistemare i danni causati da un ladro.

Danni e rimedi per le finestre attaccate da un malintenzionato

Con una sicurezza base, la finestra potrebbe cedere ed aprirsi entro un paio di minuti e la cosa lascerà comunque sull’infisso, dei segni da riparare.

Con sicurezza RC2, come detto, la finestra non sarà impenetrabile, ma opporrà comunque resistenza per più tempo, in modo da scoraggiare il ladro.

L’eventuale cedimento, se ci sarà, sarà dovuto all’utilizzo di attrezzi più sofisticati e che per questo lasceranno segni più marcati sull’infisso.

Ma anche nel caso la finestra non ceda, i segni del tentato scasso ci saranno e saranno più o meno marcati.

Come puoi vedere dalle foto qui sopra, l’infisso in questione in legno, ha resistito al tentativo di scasso e ha impedito al ladro di entrare nella casa.

Tuttavia come puoi vedere, i danni apportati all’infisso sono particolarmente gravi e hanno costretto il proprietario a sostituire l’intera finestra.

Avrebbe potuto anche ripararla, ovviamente con un risultato estetico discutibile anche a causa del colore chiaro dell’infisso, che si presta meno a mascherare la riparazione, ma in ogni caso avrebbe dovuto sostenere una spesa significativa per far eseguire il lavoro.

Nella foto sopra invece, vedi un tentativo di furto andato male, qui solo il vetro si è rotto ed il serramento invece non ha ceduto, ma in ogni caso il proprietario di casa dovrà sostenere un costo per la sostituzione del vetro.

Appare evidente che, sia che la finestra cederà, sia che non cederà, danni o segni di scasso lasciati sull’infisso dovranno essere riparati.

Senza contare il fatto che, se si tratta di infissi in alluminio, o in pvc, il ripristino della superficie, potrebbe non essere possibile e si dovrebbe procedere alla totale sostituzione dell’infisso.

Ti stai chiedendo perché ti scrivo queste cose palesemente contro il mio interesse?

La tua domanda è legittima e, come già detto, sono consapevole che quello che ti ho scritto sopra sia contro i miei interessi di venditore di serramenti, perché di logica dovrei fare come fanno gran parte dei miei colleghi e cioè cercare di appiopparti, quando possibile ad esempio, la ferramenta di sicurezza sulle finestre che vendo.

Ma ho creato Sana Finestra per cercare di dare lustro alla mia categoria che troppo spesso viene classificata come inaffidabile.

Questo capita perché molti non rispettano i tempi di consegna, non rispettano gli appuntamenti, non ti dicono prima che installano finestre che stringono lo spazio e la luce.

Sono gli stessi che poi, per diverse ragioni spesso legate alla superficialità o al solo interesse nel vendere il prodotto che più gli fa comodo, creano una serie problematiche, che si verificano nel tempo, successivamente all’installazione.

Molti di loro poi, alla fine dei lavori, dopo aver incassato il dovuto, spariscono senza garantire un minimo di post vendita.

Per questo e per tutta un’altra serie di piccole ragioni mi sono trovato a pensare che era ora di provare a cambiare qualcosa, sopratutto per tutti quelli che, come me, amano le finestre e amano ancora fare un buon lavoro.

Per questo ritengo di dover essere prima di tutto onesto nel proporre solo prodotti e servizi utili evitando il superfluo.

Per tutti questi motivi ho sviluppato il Metodo Sana Finestra, che è un sistema unico, esclusivo e principalmente finalizzato a creare benessere abitativo nella casa delle persone che si affidano alla mia azienda.

La filosofia del Metodo Sana Finestra

Prima di tutto al centro dell’attenzione CI SEI TU e non il prodotto che io vendo.

Il prodotto è una conseguenza naturale di un processo che, per prima cosa, valuta quello che tu vuoi migliorare, relativamente alle problematiche che ti hanno spinto a volere nuovi infissi.

In secondo luogo l’attenzione si sposterà sulla tua casa e, per semplificare, su come è fatta, sulle sue caratteristiche e sulle eventuali criticità.

Solo allora si potrà cominciare a parlare di prodotto in modo da confezionarlo nel modo migliore per te.

Tagliato su misura in modo da portarti reali vantaggi, senza niente di più e niente di meno di ciò che realmente ti serve.

Con il Metodo Sana Finestra installiamo le tue finestre con un esclusivo “GIUNTO ANTI CONDENSA”, che garantisce un’installazione unica e preserva la casa del cliente da condensa e muffa, problematiche che normalmente accadono ai clienti dei miei concorrenti.

Quello che troverai scritto nella relazione progettuale del Metodo Sana Finestra, ti sarà sicuramente utile per poter valutare correttamente anche il lavoro dei miei colleghi in modo da capire da subito il loro modo di lavorare.

Nessun preventivo standard, ma una vera e propria relazione di consulenza per metterti al riparo da ogni possibile problema.

Perché il mio obiettivo principale è quello di metterti in condizione di fare un acquisto che ti possa portare reali vantaggi, evitandoti di buttare i tuoi soldi al vento.

Il mio ruolo è prima di tutto quello di essere per te un consulente e non un venditore, perché come avrai notato nel mio sito non ho foto emozionali di finestre o di realizzazioni.

Ed è fatto apposta così, perché quello su cui voglio farti riflettere, è che non è necessario concentrarsi solo sull’infisso, perché la scelta della giusta finestra, quella che fa proprio al caso tuo è una conseguenza di un lavoro di consulenza e di progettazione che per Sana Finestra è alla base del proprio operato.

Per questo il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.

E un primo passo verso il mio sistema di lavoro puoi farlo subito RICHIEDERE la mia GUIDA GRATUITA comodamente da questa pagina cliccando sul pulsante qua sotto.

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Nel frattempo ti saluto e ti do appuntamento al prossimo articolo.

Ciao e a presto!
Gianluca Ortelli

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