Sana Finestra

I pericoli nascosti nel 110%

Ne parlano tutti, se ne parla in tutti i contesti, in radio, in televisione e al bar. Il Super Bonus 110% è certamente l'argomento che più sta sulla bocca di tutti. Tutti alla rincorsa del bonus “risparmioso”. Proprio per questo ci sono diverse situazioni pericolose che devono essere ben focalizzate. In questo articolo certamente non potrò elencarli tutti ma cercherò comunque di darti degli importanti spunti di riflessione. Buona lettura.

Premessa

Chiariamo subito una cosa, non sono il classico detrattore sempre contro a prescindere che non perde l’occasione di sparare a zero e vedere il marcio ovunque.

E dopo questa puntualizzazione ti spiego perché ho deciso di scrivere questo articolo.

I decreti attuativi ormai da mesi sono stati approvati, e chi più, chi meno, ha messo in moto la grande macchina progettuale.

Ed è proprio questo fermento che ha fatto affacciare al cospetto di questa opportunità una vastissima platea.

Questo articolo racconta alcune storie che ho avuto modo di raccogliere in queste ultime settimane e che mi hanno spinto a cercare di aiutare le persone a non ritrovarsi in difficolta a causa della troppa leggerezza.

55 miliardi di Euro!

Questa è la cifra stanziata nel Decreto Rilancio e di questa cifra, SOLO 15 miliardi sono quelli destinati al Super Bonus 110%.

Indipendentemente dal fatto che siano tanti o pochi, c’è un aspetto che nessuno tiene in considerazione.

Queste cifre non sono soldi disponibili, ma sono semplicemente indebitamento.

Personalmente sono consapevole che i miei 3 figli e i miei futuri nipoti, pagheranno questo debito per molti e molti anni.

Ed è per questo motivo che ritengo che tutti quelli che utilizzano questa opportunità, debbano esserne consapevoli e sopratutto eticamente responsabili.

E’ necessario ponderare gli interventi in modo che siano finalizzati al risparmio energetico e non invece a creare la Reggia di Caserta.

Purtroppo la realtà dei fatti è come al solito un'altra

La si legge qual e la sui vari forum dedicati e sui vari gruppi social.

Gente che chiede se può sostituzione il vecchio citofono con un video citofono includendolo nel 110%.

Gente che ha cambiato i serramenti 3 anni fa sfruttando l’Eco bonus 50% e che vorrebbe cambiarli di nuovo sfruttando il super bonus.

Gente che sta ancora beneficiando delle detrazioni di un altro bonus e che vorrebbe convertirlo in super bonus.

Ma non finisce qui, perché oltre ai privati poi arrivano le aziende.

Imprese che facevano tutt’altro fino a qualche mese fa e che sono diventati i re dei cappotti, o delle pompe di calore, o del fotovoltaico.

Imprese edili che realizzano lavori in modo approssimativo tanto per farli, senza fare adeguate valutazioni.

Il primo caso vero

Qualche settimana fa mi è capitato in consulenza un termo tecnico che stava seguendo una pratica dove il committente aveva affidato i lavori a dei suoi parenti che gestivano un’impresa edile.

Il tecnico mi chiedeva aiuto al fine di poter gestire al meglio il foro finestra.

Il dubbio del professionista era quello di poter correggere i ponti termici intorno alle finestre a seguito della realizzazione del cappotto termico.

Il progetto prevedeva la posa di un cappotto sulla facciata, che l’impresa si rifiutava di far girare fino ai serramenti e che avrebbe inevitabilmente ristretto le finestre.

Chiaramente non è progettualmente corretto stringere le finestre esistenti, sia per un problema di luce che entra in casa, sia per il mantenimento dei rapporto aero illuminante.

Ma il motivo in questo caso era il troppo “sbattimento” nel fare un lavoro così impegnativo che è possibile risolvere solo allargando il vano delle finestre oppure applicando un materiale molto più performante e molto più sottile, che avrebbe consentito di isolare adeguatamente con uno spessore minore.

Ora, sono d’accordo che fare certi interventi sia difficile e che spesso richieda tempi più lunghi, ma è necessario non perdere di vista l’obiettivo del super bonus e cioè fare efficientamento energetico.

In questo caso specifico l’azienda esecutrice però, metteva in discussione le disposizioni del tecnico impuntandosi per percorrere la strada chiaramente per loro meno impegnativa.

Il mio suggerimento al tecnico, oltre che specifico su come, nel rispetto della riqualificazione del foro finestra, avrebbe dovuto pretendere l’esecuzione dei lavori, è stato quello di farlo riflettere sulle sue responsabilità giuridiche nel caso i lavori non fossero stati svolti in modo corretto.

Tanto è vero che, al termine della nostra telefonata il professionista paventava anche la possibilità di rassegnare le dimissioni dall’incarico.

Il secondo caso vero

Più che di un caso, qui si tratta di diversi casi, che coinvolgono molti miei colleghi specialmente tra la categoria dei falegnami.

Se conosci la mia storia, saprai che ho iniziato ad appassionarmi alle finestre nell’ormai lontano 1985 nella piccola falegnameria di mio padre.

Tornando ai miei colleghi quello che ho saputo ha dell’incredibile, soprattuto dal punto di vista dei rischi che comporta.

Ho ottenuto queste informazioni da un agente di commercio che per lavoro gira tra le varie aziende di produzione di finestre che acquistano da lui ferramenta.

Si stava parlando in generale dell’andamento del mercato, gli stavo chiedendo come era il clima in giro e come stavano andando i miei colleghi.

E qui apprendo una notizia per me sconvolgente: “Stanno lavorando in tanti col 110 ma molti senza nessun criterio”…

Io chiedo: “In che senso, spiegati meglio”…

E lui mi risponde: “Mah guarda diversi mi hanno detto: il cliente mi ha chiesto di fare il 110% e quindi stiamo portando avanti i suoi serramenti”…

Fin qui nulla di strano dirai tu!

E anche per me non c’è nulla di strano, se non fosse che, se io dovessi vendere finestre ad un cliente in ambito 110%, semplicemente perché lui mi dice a voce che lo vuole fare, di certo non parto con gli ordini.

Invece in questi 3 casi, la situazione era proprio quella, si era andati in produzione sulla base di una semplice richiesta del cliente e senza approfondire.

Non so se lo sai, ma per poter accedere al super bonus 110% è necessaria una trafila tecnica importante, è necessario che ci siano dei tecnici che facciano tutta una serie di verifiche preliminari.

Che fissino i parametri isolanti dei nuovi serramenti e che identifichino i massimali di costo al metro quadro entro i quali rimanere.

Diversamente il problema potrebbe essere ritrovarsi a fornire finestre a un cliente che non ne aveva diritto e che, ancora peggio, si potrebbe trovare a dover pagare una fornitura che non potrà recuperare.

Non è sufficiente la volontà da parte del cliente di accedere al super bonus, ma è necessaria anche la professionalità del serramentista, finalizzata a spiegare che i serramenti non sono direttamente coinvolti nel super bonus e che ci possono rientrare solo a traino di altri interventi.

Ed è importante non illudere il cliente sul fatto che questi possa ottenere il super bonus, onde evitare di ritrovarsi dopo aver impegnato diverse migliaia di euro a non poterne detrarre nemmeno un euro.

Con una gestione di questo tipo, il rischio è quello di promettere ai clienti qualcosa che non si può fare, con l’evidente rischio di metterli in difficoltà dal punto di vista finanziario.

Non siamo tutti sprovveduti

Questo potrebbe essere il tuo pensiero in questo momento.

In parte sono d’accordo con te, ma quanto ti ho raccontato è successo veramente e magari qualcuno che sta leggendo questo articolo, o che lo leggerà in futuro, potrà farsi qualche domanda:

Cosa succederebbe se mi affidassi a un’azienda che vuole solo portare a casa un lavoro con il minimo sforzo e il minimo impegno tecnico?

Cosa succederebbe in caso di controlli che evidenzino, come nel caso raccontato, la mancata correzione dei ponti termici?

Cosa succederebbe se andassi ad acquistare nuove finestre parlando di 110% e il serramentista si limitasse a fornire una finestra dando per assodato che io possa accedere a questo bonus?

Cosa succederebbe se anziché darmi informazioni circa le condizioni necessarie per la detrazione dei serramenti me li vendesse a prescindere?

Cosa succederebbe se anziché chiedermi i dettagli tecnici elaborati dal progettista questo mettesse in produzioni le finestre che mi ha fatto scegliere semplicemente in base ai miei gusti estetici?

Cosa succederebbe se mi desse un infisso non idoneo o che non rientra nei parametri di costo al metro quadro?

Cosa succederebbe se il serramentista mi dicesse che “secondo lui” io potrò accedere al super bonus tranquillamente, ma alla fine dei lavori si scoprisse che non era vero.

Per evitare di ritrovarsi ad avere problemi è necessario non perdere l’attenzione, ho già avuto modo di ribadirlo in altri articoli ma ritengo sia un aspetto fondamentale.

Quando qualcosa sembra troppo bello per essere vero, come spendere 100 e ritrovarsi con casa nuova a 110; oppure quando ti fanno credere che non spenderai nemmeno quei 100 perché sarà tutto gratis da subito, l’attenzione cala a causa del fatto che non si sta utilizzando soli propri.

Travolti dal miraggio del tutto gratis ci si dimentica di verificare dei particolari ultra importanti.

Per non correre questi rischi è necessario rispettare innanzitutto dei semplici passaggi come quelli descritti nell’articolo che puoi trovare QUI.

Successivamente è necessario individuare le aziende più idonee e farti un lavoro che rispetti le prescrizioni di Legge, e di cui puoi trovare un’aiuto leggendo un altro mio articolo che trovi QUI.

L’aspetto della ricerca dei professionisti e delle aziende è quello assolutamente più importante.

Per prima cosa tutti devono sapere cosa prevede il provvedimento e poterti dire cosa fare e come muoverti.

I professionisti devono conoscerlo molto bene in linea generale, ma devono anche saper andare a trovare le risposte tecniche necessarie in caso di situazioni particolari di cui purtroppo l’edilizia italiana è piena.

Mentre le aziende devono semplicemente conoscere i principi del risparmio energetico e saperli applicare al meglio.

Perché le regole per l’efficienza energetica erano già presenti da tempo e non sono solo una novità legata al super bonus perché ci sono da anni.

Molti però non se ne sono mai curati, oppure le hanno sempre applicate solo in parte perché tanto andava bene lo stesso, nessuno controllava e non c’erano di mezzo sanzioni o il rischio di perdere i benefici. Ma purtroppo molti non si preoccupano comunque di questi aspetti, mentre altri li prendono alla leggera, e altri ancora se ne sono interessati solo per speculazione.

Come possiamo aiutarti

Ti porto l’esempio di quello che facciamo noi di Sana Finestra.

Proprio perché mi sono accorto di una grave mancanza nel settore ho deciso di fondare Sana Finestra e, in particolare, di sviluppare il Metodo Sana Finestra, un sistema UNICO, ESCLUSIVO e finalizzato a creare BENESSERE ABITATIVO nella tua casa, specie se abitata, attraverso l’installazione di nuove finestre.

Il nome Sana Finestra sta ad indicare una particolare attenzione al fare in modo che la casa sia sempre SANA e CONFORTEVOLE senza correre il rischio di insorgenza di problemi di varia natura come muffa, condensa e infiltrazioni che tipicamente capitano quando si sostituiscono le finestre.

Prevenire queste problematiche è il nostro obiettivo principale che siamo in grado di far ottenere grazie ad una serie di procedure di studio e di progettazioni particolari e personalizzate che generalmente nessuno, tra i miei concorrenti, si preoccupa di studiare o di mettere in atto.

Il Metodo Sana Finestra, prima di farti un’offerta, necessita di una serie di VALUTAZIONI SPECIFICHE, di assumere una serie di dati e di fare una analisi approfondita della condizione esistente della tua casa che ci possa consentire di configurare l’intervento di fornitura e che, in funzione di uno schema ben definito, sarà in grado di proporti un prodotto idoneo al bisogno che devi soddisfare.

Nessun preventivo standard ma un vero e proprio REPORT DI CONSULENZA per metterti al riparo da ogni possibile problema.

E ciò che è ancora più interessante è che il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.

Tutto quello che troverai scritto, potrà servirti come traccia, come un vero e proprio manuale delle istruzioni semplice preciso e completo che ti aiuterà a valutare tutte le offerte che riceverai e tutti i potenziali fornitori che incontrerai per scegliere quello che più ti si addice e per controllarne l’operato!

Ciao e a presto.
Gianluca Ortelli

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