
Ti confesso che sono stato molto felice quando ho letto la notizia che ti sto per raccontare.
Il motivo è molto semplice e te lo spiego subito.
Non so se lo sai ma io combatto da diversi anni andando controcorrente rispetto alla maggior parte dei miei competitor diretti, per fare in modo che le finestre siano VERAMENTE un mezzo per creare benessere nelle case delle persone.
Chiaramente non sono il solo, perché altri diversi professionisti del serramento sparsi in tutti Italia, lavorano ogni giorno come me per aiutare le persone a fare acquisti che siano realmente efficaci e portino i vantaggi desiderati.
Ma siamo comunque una minoranza rispetto al 90% dei venditori di serramenti che si limitano a fare i semplici piazzisti.
Io stesso se guardo nella mia zona di competenza, Como e provincia, Milano e Brianza, posso dirti che molto probabilmente sono l’unico che non si limita a vendere una finestra qualsiasi “vista e piaciuta” in sala mostra a chiunque, senza prima un minimo di ricerca e di verifica per capire se ciò che sto vendendo è quello che serve realmente al mio cliente.
Senza ombra di dubbio sono l’unico, e nessuno questo me lo può contestare, che prima di fare un qualsiasi preventivo fa determinati passaggi.
Il primo passaggio che seguiamo in Sana Finestra è quello di progettare l’intervento di installazione delle finestre eseguendo un’analisi della TUA casa e di come questa viene vissuta.
Combinando questi dati con i problemi che devi risolvere relativamente alle tue vecchie finestre, ai tuoi desideri e ai risultati che vuoi ottenere dall’intervento.
Per questo sapere che stanno cominciando ad essere fatti controlli sui lavori di Eco Bonus e Super Bonus mi gratifica perché questo metterà ulteriormente fuori gioco gli improvvisati e i ciarlatani.
La notizia, pubblicata in data 25 agosto 2021 su www.guidafinestra.it, il più autorevole portale di informazione che parla di infissi, è quella che molti addetti ai lavori aspettavano da tempo per i motivi che ti ho elencato sopra.
Te la riassumo in breve ma ti invito a leggere direttamente l’articolo originale QUI.
Sostanzialmente i tecnici di Enea si sono presentati in un cantiere soggetto a pratica di Super Bonus 110%, facendo le tanto annunciate verifiche in loco previste nel Decreto Requisiti Minimi del 26 giugno 2015, e nel Decreto Requisiti Eco Bonus entrato in vigore il 6 ottobre 2020.
Nel cantiere in oggetto i tecnici hanno controllato i serramenti, i cassonetti delle tapparelle e la modalità di installazione.
E nonostante si sia trattato di un grande cantiere, dove gli infissi sostituiti erano circa 200, sembra che i lavori non siano stati progettati correttamente e che l’installazione delle finestre non sia stata prevista nel modo giusto.
Mi preme dirti che in questo caso il serramentista che ha operato in questo cantiere molto probabilmente non è del tutto colpevole.
Il motivo e presto detto: per gestire un cantiere in ambito Super Bonus 110% è necessario ed indispensabile che ci sia un progettista.
E’ il progettista che deve dare disposizioni in merito al tipo di infisso, lui deve prevedere la riqualificazione del foro finestra, mitigare i ponti termici, progettare la posa in opera e dare le istruzioni necessarie al serramentista.
E questo semplicemente perché le competenze tecniche di un progettista sono indubbiamente superiori di quelle di un serramentista il cui compito e progettare il proprio serramento secondo le norme vigenti ed assemblarlo secondo le richieste tecniche del professionista.
Il serramento però, come ripeto ormai da anni, è un elemento a se, che da solo è fine a se stesso.
Per funzionare correttamente deve essere inserito in una muratura facendo in modo che crei una continuità con la parete e che mantenga le sue prestazioni originali.
Per questo le indicazioni su come creare questo collegamento, con quali materiali e con quali tecniche deve essere previsto da chi progetta il lavoro.
Purtroppo quanto ti ho appena detto è vero solo sulla carta, perché nella pratica non succede quasi mai così.
Non voglio fare di tutta l’erba un fascio, perché mi è capitato di conoscere progettisti veramente attenti a questi aspetti.
Ma di contro posso dirti che anche queste figure sono una minoranza, perché la maggior parte di loro utilizza un metodo che potremmo tranquillamente definire scaricabarile.
In sostanza il progettista prevede il tipo di infisso che ha le prestazioni necessarie al tipo di lavoro da eseguire, e poi fa richiedere vari preventivi a diversi serramentisti.
Li vaglia con il cliente e, a seconda delle loro percezioni, che variano dalla simpatia del venditore, all’affidabilità della marca, agli eventuali tempi di risposta, al prezzo e alle caratteristiche del prodotto, individuano la figura a cui affidare i lavori.
Dopodiché la palla viene data in mano al serramentista, il quale sa che deve produrre l’infisso commissionato con le caratteristiche richieste e niente altro di più.
Va in cantiere, rileva le misure, manda avanti la produzione e installa le finestre senza particolari accorgimenti se non quelli tramandati in decenni di esperienza.
In questo modo finestre che ogni anno diventano sempre più performanti, più isolanti e più pesanti, spesso vengono installate con tecniche ferme a 40 anni fa!
Come detto in questo procedimento manca un passaggio FONDAMENTALE.
Non è stato progettato il collegamento serramento muro, una pratica indispensabile che deve essere fatta dal progettista.
Oppure, in alternativa, come succede a tutti quei pochi serramentisti evoluti di cui ti ho parlato a inizio articolo, deve essere messa in pratica con una collaborazione sinergica tra progettista e serramentista.
Se il serramentista è un professionista e lavora per creare benessere all’interno della casa del suo cliente, deve per prima cosa assicurarsi che la riqualificazione del foro finestra sia stata progettata.
E se questo non è stato fatto deve interagire con il progettista affinché questo avvenga in modo preventivo e quindi sostanzialmente prima ancora di predisporre un preventivo di spesa.
Sei d’accordo con me che è impossibile fare un preventivo se prima non c’è una linea da seguire?
Senza predisporre il PROGETTO DI POSA DEI SERRAMENTI…
Non sarà sufficiente che il serramentista si limiti a prevedere una finestra che rispetti i limiti di Legge.
Non sarà sufficiente che il serramentista si limiti a preventivare l’infisso con le prestazioni richieste dal progettista.
Ti rendi conto che manca un pezzo?
E’ come acquistare una nuova auto senza le ruote.
Tornando all’articolo, se lo hai letto avrai visto che nell’intervento sono stati sostituiti i serramenti ma non è stato previsto nessun intervento sui cassonetti.
Questo avviene molto spesso.
Si cambiano le finestre e si trascura il cassonetto che da solo disperde già in origine più delle finestre.
Tempo fa spiegavo questa problematica sui cassonetti in un articolo che puoi leggere QUI.
Non è difficile capire che i cassonetti sono p’arte integrante del foro finestra, ma qui torniamo sempre al punto di partenza, alla mio tarlo, a quello che dico da anni.
La gran parte dei serramentisti o dei venditori di infissi ha un unico obiettivo:
VENDERE LA FINESTRA STANDARD UGUALE PER TUTTI.
Una volta venduta il resto non conta, anzi si deve fare in fretta ad installarla per fare meno polvere in casa del cliente e per incassare il prima possibile il saldo della fornitura.
La seconda difformità, che poi non è detto lo sia veramente, perché l’articolo parla di richiesta su come è stata eseguita, potrebbe essere, come detto in precedenza, relativa alla posa.
Non è detto sapere se le finestre siano stata installate in modo corretto oppure no.
Ma il fatto che il serramentista si sia subito attivato per ottenere la qualifica di “Installatore Qualificato EQF3 secondo la norma UNI 11673-2” fa pensare che il cantiere in oggetto sia stato gestito come nel 95% dei casi con il buon vecchio tubo di silicone e con la ormai superata schiuma poliuretanica.
Magari non è stato così, magari i materiali usati sono stati diversi, ma sarebbe interessante capire se siano stati usati materiali scelti in funzione delle indicazioni della Norma UNI 1673-1 oppure no.
Perché di materiali di posa ce ne sono tantissimi in commercio, ma quelli che rispettano perfettamente i requisiti della Norma non sono poi così tanti.
Al di la delle singole responsabilità de progettista o del serramentista, che ne risponderanno nelle modalità previste dalla Legge, quello che deve interessare a TE è preservare i diritti della tua detrazione fiscale.
Infatti, non so se lo sai ma anche se ci sono stati errori da parte degli esecutori il responsabile in solido sarai sempre tu.
Rischiare che lo Stato bussi alla tua porta chiedendoti di restituire con gli interessi le somme indebitamente portate in detrazione, perché non conformi a ciò che prevedeva la Legge, potrebbe non essere qualcosa che ti aspetti di ricevere.
Se magari hai anche fatto una cessione del credito ad una banca, il problema diventerà ancora più ostico.
E’ previsto infatti che il progettista abbia delle sanzioni, ma la perdita eventuale della detrazione andrebbe a danneggiare solo te.
Nel caso in oggetto si dovrà prevedere la sostituzione dei cassonetti, per cui ci saranno altri costi che però non erano stati previsti e che magari potrebbero non rientrare nel massimale preso in considerazione per il Super Bonus.
Non mi stancherò mai di ripeterlo, ogni giorno assisto ad un errore di fondo che riguarda la sequenza delle operazioni da fare per sostituire le finestre.
Si tratta di tutto quello che deve essere fatto preventivamente ancora prima di scegliere se sono meglio le finestre in legno, quelle in alluminio o quelle in pvc.
Nella norma succede che si va in una sala mostra, si visionano i prodotti disponibili o quelli che ci propongono con maggiore insistenza, si danno delle misure e si ottiene un preventivo di spesa.
Invece la sequenza dovrebbe essere che per prima cosa si verifica cosa il cliente vuole ottenere, quindi i suoi desideri e i suoi obiettivi.
Poi si verifica il tipo di abitazione, come è stata costruita, come è disposta, quante persone la abitano e come la vivono.
Poi si incrociano questi dati e si progetta come riqualificare il foro finestra in modo da garantire il risultato e il rispetto dei parametri di Legge.
Per questo motivo ad esempio da Sana Finestra non otterrai mai un preventivo sulla base di indicazioni sommarie che nel 70% dei casi sono le misure e il materiale che hai scelto di utilizzare.
A inizio articolo ti ho scritto che ero molto felice di aver letto la notizia dell’ispezione da parte di Enea al cantiere del Super Bonus al 110%.
Perché sostanzialmente questo controllo va a verificare particolari che ho cominciato a prendere in considerazione fin dal 2010 quando ho iniziato a progettare quello che è diventato il Metodo Sana Finestra.
Dico sempre che “Il prodotto è importante ma non è fondamentale”!
Infatti nel caso in oggetto non si è trattato di disquisire sul materiale con cui sono stati costruiti i serramenti, ma di come è stato pensato l’intervento.
E a tal proposito proprio per questo motivo nell’ambito del Metodo Sana Finestra il primo step è la progettazione dell’intervento di sostituzione degli infissi partendo dal nostro Check-Up Abitativo.
Cosa che, nel caso oggetto dell’ispezione, non è stata fatta, perché si è badato solo a prendere un infisso e ad installarlo nel modo più veloce e facile possibile.
Con il nostro sistema quello che è successo non sarebbe capitato, perché la sostituzione dei cassonetti, o quanto meno la loro coibentazione per renderli simili come isolamento alle finestre, sarebbe stata una nostra condizione.
L’avremmo valutata e fatta presente a seguito del Check-Up Abitativo e non avremmo eseguito il lavoro se non fosse stata avallata dalla committenza o dal progettista.
Ma questo non perché io sono il più bravo, magari lo fossi, ma più che altro perché il primo dovere di un buon serramentista e mettere sul piatto tutte le sue competenze consigliando al meglio, secondo le Norme, il proprio cliente.
Tutto questo si fa con un primo approccio di consulenza che è uno dei passaggi fondamentali che ogni cliente di Sana Finestra deve fare se vuole ottenere la nostra assistenza.
La nostra prima consulenza è telefonica e gratuita ed è proprio con me.
Dopo questo primo passaggio il successivo potrebbe essere il Check-up Abitativo, che porta alla progettazione della riqualificazione del foro finestra.
Tutto secondo la norma UNI 11673-1 in modo da metterti al riparo da errori legali.
Per aiutarti nel migliore dei modi, non so se lo sai, ma ho scritto una GUIDA GRATUITA che potrai richiedere direttamente dal pulsante qua sotto.
Si tratta di un vero e proprio libro cartaceo che riceverai a casa tua, solo però se ti servono nuove finestre e abiti a Como, a Milano o in Brianza.
Se non sei in questi 3 luoghi è inutile che te la invio, in quanto non potrei poi aiutarti in modo preciso e puntuale a causa della distanza che ci separa.
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Per oggi è tutto!
Appuntamento al prossimo articolo.
Ciao e a presto!
Gianluca Ortelli
"Acquistare nuove finestre. Cosa devi sapere per farlo nel modo migliore"