
Ti è mai capitato di vedere finestre di dimensioni enormi e stupirti della loro maestosità?
Ti sei mai domandato se queste finestre siano sicure oppure no?
Probabilmente no, a meno che quando le hai viste ti stavi informando per acquistare nuovi infissi.
Se infatti sei alla ricerca di nuove finestre avrai sicuramente sentito parlare di limiti dimensionali riferiti agli infissi, che fissano le regole fondamentali che una finestra nuova dovrebbe rispettare e che di base devono garantire la sicurezza per l’utilizzatore finale.
Le finestre, così come moltissimi altri prodotti immessi sul mercato che acquistiamo tutti i giorni, sono soggetti a marcatura CE.
Nel caso dei serramenti le marcatura CE oltre a misurare alcune prestazioni isolanti degli stessi, certifica che non vi siano pericoli per l’utilizzatore finale.
Nello specifico il produttore deve dichiarare ad esempio che l’infisso non rilasci sostanze pericolose o inquinanti oppure dare indicazioni per evitare un uso sbagliato che possa creare danni.
Il produttore però è anche tenuto a certificare che ciò che ha prodotto è funzionale e funzionante e che non vi è il pericolo che, durante il normale utilizzo, si verifichino rotture che possano mettere in pericolo l’incolumità delle persone.
Questa verifica è garantita dei limiti dimensionali imposti da Norme e Leggi comunitarie e che alcuni laboratori certificati misurano attraverso prove tecniche di resistenza dei prodotti.
Si tratta di laboratori indipendenti che operano super partes rispettando Leggi e Norma statali o Europee.
In linea generale è necessario fare una distinzione tra i vari produttori.
Gli assemblatori di infissi in alluminio o in pvc, sopratutto di piccole dimensioni, di norma non hanno una propria marcatura CE e usano quella fatta fare del sistemista che produce i profili che loro assemblano.
Questo sistemista passa loro la marcatura Ce in cascading e da loro tutte le istruzioni per fare in modo che l’assemblatore produca un infisso con caratteristiche fedeli a quello testato dal sistemista.
Fanno parte di queste istruzioni i limiti dimensionali da rispettare.
Può capitare quindi che, un particolare sistemista aggiunga al suo catalogo prodotti specifici per le grandi dimensioni, ne effettui tutte le verifiche tecniche adeguate a stabilire i punti critici, e fissi delle limitazioni oltre le quali quel prodotto non deve essere prodotto perché non sicuro.
E’ chiaro che, se il serramentista non rispetta queste regole, se ne assume le responsabilità.
Come è anche chiaro che, in alcuni casi, il prodotto non essendo conforme alla marcatura CE non potrebbe essere messo in commercio e per questo dovrebbe essere ritirato dal mercato.
Vi sono poi delle normative specifiche come ad esempio quelle emanate dall’istituto autonomo IFT di Rosenheim, alle quali si adeguano molti dei principali produttori di infissi Europei.
Nella foto qui sotto puoi vedere lo schema di un grande gruppo produttivo tedesco con il quale Sana Finestra collaborava fino a qualche anno fa.
La particolarità di aziende di questo tipo è che se un infisso supera i limiti dimensionali della tabella riportata la finestra stessa non viene prodotta per nessun motivo, a meno che non si intervenga modificando la struttura.
Anche la ferramenta utilizzata per movimentare le finestre ha dei limiti dimensionali.
A seconda delle dimensioni delle ante la ferramenta deve assicurare la loro stabilità in chiusura e apertura e deve sopratutto garantire la tenuta delle cerniere ad un numero specifico di cicli di apertura
Nella foto sotto ecco il grafico dei limiti dimensionali di un produttore di ferramenta.
Negli ultimi anni mi sono purtroppo reso conto che in Italia vige una regola unificata e utilizzata da gran parte delle imprese artigiane.
Si tratta della regola del “se puoi pensarlo puoi farlo” a seguito della quale infissi dalle dimensioni improponibili vengono tranquillamente prodotti senza nessuna garanzia di stabilità.
A livello di marcatura CE il prodotto viene definito “npd” che sta a significare prestazione non determinata.
Non sempre questa pratica e regolare e per quanto di mia conoscenza, le eccezioni per le quali può essere dichiarata una “npd” riguarda la realizzazione di pezzi unici che magari devono riprodurre ad esempio gli infissi di una dimora storica.
In questo caso generalmente il pezzo ricostruito riproduce fedelmente quello esistente solo al fine di sostituire quello danneggiato.
Da segnalare inoltre che alcuni produttori si avvalgono della “npd” indicata sui documenti di marcatura semplicemente per non divulgare le prestazioni dei loro prodotti.
Personalmente trovo illogica questa cosa, a meno che il serramento prodotto abbia prestazioni poco performanti che di conseguenza lo rendono mediocre al confronto dei prodotti concorrenti.
Un infisso prodotto senza rispettare i limiti dimensionali col tempo avrà problemi di tenuta termica, di tenuta all’aria e di tenuta al vento.
Anche se inizialmente il serramento potrebbe funzionare benissimo, eventuali problemi e malfunzionamenti prima o poi arriveranno inesorabilmente.
Così, entro qualche tempo, si verificheranno problemi di funzionalità degli infissi che diventeranno difficili da aprire e da chiudere rendendo le finestre inutilizzabili.
Arrivato a questo punto dell’articolo starai pensando agli infissi che hai visto in quell’antica dimora storica, che erano alti oltre 3 metri e che all’apparenza non presentavano problemi nonostante il fatto che avessero ormai centinaia di anni.
Prima di tutto devi pensare al fatto che questi infissi non hanno ad esempio un doppio vetro, che pesa almeno 20 kg al metro quadro, ne tanto meno un vetro doppio con lastra interna ed esterna anti infortunio che pesa 30 kg al metro quadro.
Questi infissi dovevano sopportare solo il loro peso e quello di un vetro che ha malapena arrivava a 3 mm di spessore.
Inoltre immagino che tu non abbia potuto provare se erano ancora perfettamente funzionanti.
Ti assicuro che movimentarli, aprirli e chiuderli non sarebbe stata per niente una cosa agevole.
I rischi che corri se ti fai installare un infisso che non rispetta i limiti dimensionali possono essere diversi e alcuni anche gravi.
Innanzitutto potresti trovarti ad avere una finestra che funziona male, che farai fatica ad aprire e ancora più fatica a chiudere.
Questo perché una volta chiusa la finestra è comunque vincolata in una sua sede, tra anta e telaio, che non gli permette spostamenti oltre un certo range.
Mentre se la finestre è aperta, ed è oltre un certo limite, potresti non riuscire a chiuderla a causa del suo eccessivo peso.
In secondo luogo, ancora più grave, un problema che potrebbe accadere riguarda il fatto che la ferramenta della finestra non regga il peso dell’infisso sopratutto durante la sua apertura, cedendo e facendo cadere la finestra a terra.
E’inutile che ti scriva le conseguenza che un’evento simile potrebbe provocare a te o ai tuoi cari nel caso gli possa cadere un’infisso di dimensioni gigantesche addosso.
Il primo consiglio che mi sento di darti è quello di rivolgerti a ditte specializzate e strutturate. Se hai a che fare con un artigiano accertati che abbia tutte le prove statiche necessarie degli infissi che produce.
Non sto parlando male degli artigiani sia chiaro, io stesso arrivo da una falegnameria artigiana e attualmente la mia società, attraverso la quale gestisco Sana Finestra, è comunque una ditta artigiana. Quello che ti voglio comunicare è che ti devi poter assicurare del fatto che, ciò che acquisti, non ti debba provocare danni di alcun tipo.
Ti porto l’esempio di quello che facciamo noi di Sana Finestra.
Proprio perché mi sono accorto di una grave mancanza nel settore ho deciso di fondare Sana Finestra e, in particolare, di sviluppare il Metodo Sana Finestra, un sistema UNICO, ESCLUSIVO e finalizzato a creare BENESSERE ABITATIVO nella tua casa, specie se abitata, attraverso l’installazione di nuove finestre.
Il nome Sana Finestra sta ad indicare una particolare attenzione al fare in modo che la casa sia sempre SANA e CONFORTEVOLE senza correre il rischio di insorgenza di problemi di varia natura come muffa, condensa e infiltrazioni che tipicamente capitano quando si sostituiscono le finestre.
Prevenire queste problematiche è il nostro obiettivo principale che siamo in grado di far ottenere grazie ad una serie di procedure di studio e di progettazioni particolari e personalizzate che generalmente nessuno, tra i miei concorrenti, si preoccupa di studiare o di mettere in atto.
Il Metodo Sana Finestra, prima di farti un’offerta, necessita di una serie di VALUTAZIONI SPECIFICHE, di assumere una serie di dati e di fare una analisi approfondita della condizione esistente della tua casa che ci possa consentire di configurare l’intervento di fornitura e che, in funzione di uno schema ben definito, sarà in grado di proporti un prodotto idoneo al bisogno che devi soddisfare.
Nessun preventivo standard ma un vero e proprio REPORT DI CONSULENZA per metterti al riparo da ogni possibile problema.
E ciò che è ancora più interessante è che il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.
Tutto quello che troverai scritto, potrà servirti come traccia, come un vero e proprio manuale delle istruzioni semplice preciso e completo che ti aiuterà a valutare tutte le offerte che riceverai e tutti i potenziali fornitori che incontrerai per scegliere quello che più ti si addice e per controllarne l’operato!
Ciao e a presto!
Gianluca Ortelli
Il 14 aprile 2023 è uscito il mio libro "SANA FINESTRA" dove racconto la mia storia e quella della nascita del "Metodo Sana Finestra”. Nel libro scoprirai quali sono i passi fondamentali per ottenere le migliori finestre per te e per la tua casa aumentando in modo significativo il tuo benessere abitativo.