Sana Finestra

La posa in opera degli infissi è importante?

Ultimamente si fa un gran parlare di posa in opera, ma è veramente importante tenere in considerazione questo aspetto? Scoprilo in questo articolo.

Ultimamente si parla molto di posa in opera dei serramenti, ne parlano più o meno tutti i venditori di infissi, ma è veramente importante questo particolare?

Sono sicuro che te lo sei chiesto anche tu se per caso hai avuto modo di farti un giro tra i negozi dei vari rivenditori di infissi della tua provincia.

Come ti dicevo, da qualche anno ne parlano un po’ tutti, c’è chi non l’ha mai presa in considerazione e adesso ne fa una questione prioritaria, solo perché si vede costretto ad adeguarsi al mercato.

C’è chi ne parla ma in verità, pur facendola passare come importante, continua a farla con le stesse tecniche che usava suo nonno.

C’è infine chi ne parla da anni semplicemente perché, trattando finestre sempre più performanti, ha capito l’importanza di adeguare il sistema di installazione alle prestazioni dei serramenti che vende.

Insomma ormai è difficile trovare un rivenditore di finestre che, oltre al prodotto, omette di parlare di posa in opera come di un elemento importante di cui non tenere conto.

La norma di riferimento UNI11673.

Devi sapere che nel marzo del 2017 è stata pubblicata una norma, la UNI 11673-1 che disciplina la corretta posa in opera. 

Questa norma fissa degli importanti paletti per eseguire una posa in opera che consenta agli infissi di mantenere le loro altissime prestazioni anche una volta installati.

La parte 1 di questa norma, disciplina principalmente come fare la progettazione del giunto di posa.

Tratta anche quali caratteristiche devono avere i materiali usati e come risolvere le problematiche date dalle situazioni critiche in fase di sostituzione degli infissi.

Da poco alla parte 1 si sono aggiunte la parte 2, che disciplina i requisiti di conoscenza, le abilità e le competenze che devono avere gli installatori.

E infine la parte 3, che disciplina quale percorso formativo dovrà essere intrapreso per qualificarsi come installatori qualificati.

La UNI 11673 è una norma volontaria, e pertanto non obbligatoria a meno che non venga espressamente citata nel capitolato.

In ogni caso, pur non essendo obbligatoria, in caso di un eventuale contenzioso, verrà presa in considerazione in sede di giudizio.

Questo aspetto rende ancora più importante la sua presa in considerazione sopratutto nell’interesse dell’utente finale.

Ed è anche questo il motivo che ha spinto ulteriormente i serramentisti che fino a poco tempo fa non ne parlavano nemmeno, a cavalcarne l’onda parlando di posa in opera in fase di trattativa.

Le differenze col passato sul montaggio di infissi

Un tempo le finestre erano un semplice telaio che conteneva un sottilissimo vetro trasparente, il suo scopo principale era quello di dare luce agli ambienti della casa.

La loro installazione veniva fatta dai muratori in fase di costruzione della casa fissando le finestre direttamente al muro con delle zanche metalliche.

Col tempo gli infissi si sono evoluti, sono aumentate le dimensioni del contorno, sono state aggiunte prima una, poi due, e poi ancora tre guarnizioni.

I vetri da singoli sono diventati doppi, poi tripli e addirittura quadrupli in alcuni nuovi sistemi.

All’interno del vetro prima c’era semplice aria ora invece c’è del gas isolante.

Insomma gli infissi si sono evoluti costantemente nel tempo!

Attualmente, oltre a far entrare luce nelle case, hanno  l’ambizione di creare continuità con i muri perimetrali avvicinandosi sempre più al livello isolante di questi ultimi. 

Ma la posa in opera si è evoluta di pari passo?

L’evoluzione della posa in opera purtroppo non ha seguito di pari passo quella degli infissi.

O meglio, i sistemi di posa, così come i materiali per eseguirla, hanno raggiunti livelli molto simili alle finestre, ma non sempre tra i venditori di infissi se n’è tenuto conto.

Un tempo si murava tutto con tre zanche in ferro, poi, tra gli anni ’70 e ’80, è stato inventato un telaio in legno, chiamato falso telaio, che veniva murato al posto dell’infisso.

Negli anni ’80 questo particolare telaio si poteva trovare in legno o in ferro.

Poi negli anni ’90 alcuni serramentisti lo costruivano unendo una lamina in alluminio e una tavoletta in legno.

Finestra anni '90

A cosa serviva questo elemento?

Lo scopo di questo telaio era quello di consentire ai muratori di avere una guida per rifinire il foro finestra creando un alloggiamento in cui successivamente l’installatore posava l’infisso.

L’invenzione del falso telai risale quindi a circa quaranta anni fa, e si è anch’essa evoluta fino ad arrivare a creare sistemi molto performanti costruiti con materiali ultra isolanti.

Ma se un tempo le finestre venivano collegate al muro con la malta, ora con il falso telaio come riempire lo spazio tra questo e il telaio della finestra?

Ci si arrangiava a seconda delle disponibilità e ognuno faceva come poteva.

C’era chi non metteva nessun tipo di isolamento perché faceva in modo che tra finestra e contro telaio ci fosse pochissimo spazio libero.

C’era invece chi ci metteva vecchi giornali, chi lana di roccia, e chi stracci, fino a che non arrivò sul mercato la prima schiuma espansa per sigillare gli spazi.

La schiuma espansa risale ai primi anni ’80 e ancora oggi, insieme al silicone, è la più utilizzata per eseguire la posa degli infissi.

Al giorno d’oggi però, tra gli installatori più evoluti, vengono utilizzati altri tipi di materiali molto più performanti, come ad esempio i nastri auto espandenti.

La posa in opera è veramente importante?

Ora, abbiamo visto che sia le finestre che la posa in opera si sono evolute ad ottimi livelli negli ultimi 10 anni.

Abbiamo poi anche visto che ormai quasi tutti i venditori di finestre ne parlano durante la presentazione dei loro prodotti finestra.

Sembrerebbe dunque che non ci sia niente di strano o di sbagliato di cui preoccuparsi ma invece c’è da preoccuparsi e molto!

Ti devi preoccupare perché fino a che le finestre erano un semplice telaio con all’interno un vetro, senza guarnizioni tra anta e telaio fisso e semplicemente fissate al muro con del cemento i problemi erano inesistenti.

Tra muro e telaio fisso infatti passava aria, tra telaio fisso e anta passava aria, dal vetro singolo il caldo all’interno della casa si trasmetteva dall’interno all’esterno.

I locali rimanevano areati e in una casa veniva ricambiata completamente l’aria 3 volte in un giorno.

Oggi che invece le finestre di nuova generazione ricambiano completamente l’aria all’interno di una casa 1 volta ogni 3 giorni il problema si complica!

Perché le case diventano un luogo nel quale l’aria non è più sana perché non viene ricambiata a dovere.

Ecco perché in fase di sostituzione degli infissi è necessaria una progettazione della posa in opera che deve tenere conto di questo particolare.

La progettazione deve essere fatta per soddisfare il requisito di isolamento ma anche quello di maggior salubrità ambientale.

Il segreto per non compromettere la tua vita dentro la casa.

Quindi hai scelto la finestra più bella e isolante in commercio, il venditore ti ha detto che la loro posa in opera è “certificata” secondo le più recenti normative e tu sei convinto che tutto andrà per il meglio.

Ma come fai ad averne la certezza?

Ti svelo il segreto per non correre rischi: TUTTO PARTE DA UNA CORRETTA CONFIGURAZIONE DELL’INTERVENTO!

Ascoltami bene, se ti hanno fatto o ti faranno un preventivo che ti parla di prodotto e posa in opera senza spiegarti come è stato analizzato, valutato e pensato l’intervento stai sprecando tempo e sopratutto soldi.

Il preventivo che hai in mano in pratica è carta straccia perché non si deve solo limitare a elencare tutte le caratteristiche del prodotto che ti stanno proponendo riassunto in 2-3 pagine. 

Analogamente non è ammissibile che, in merito al sistema di montaggio, ci si limiti alla semplice dicitura: “posa in opera elementi”,  o “installazione a regola d’arte” semplicemente riassunta in 1 riga.

Nell’offerta il fornitore dovrà piuttosto chiarire il motivo per il quale ha scelto di proporti quel tipo di finestra e dimostrarti oggettivamente che, in merito all’intervento da eseguire, ci sia stata una preventiva fase di progettazione del prodotto e del suo sistema di installazione.

La posa in opera è molto importante, ma solo se progettata bene!

Progetto di una posa in opera

Bene, ecco svelato il mistero, la posa in opera è molto importante!

Nella fornitura di infissi la posa in opera incide molto più della scelta del prodotto sulla buona riuscita dell’intervento. Un buon infisso infatti può diventare una finestra pessima a causa di un’installazione progettata ed eseguita male!

Ma invece tutti i miei colleghi per prima cosa, quando si trovano di fronte ad un potenziale cliente, gli mostrano la loro finestra migliore. Poi dopo aver decantato le caratteristiche dell’infisso proposto, si mettono a parlare anche di posa in opera.

Ma nella maggior parte dei casi lo fanno solo perché ormai ne parlano tutti e ne sono costretti e non perché la ritengono veramente importante. Vero è che, al pari dell’infisso, non è possibile parlare di posa in opera senza conoscere dati importanti che riguardano lo stile di vita del cliente e il tipo di casa che questi abita.

Per questo sia la posa che la scelta dell’infisso devono essere fatte, ancora un volta, solo dopo una precisa progettazione del tipo di lavoro da eseguire.

Compreresti una slitta se abitassi in Sicilia in riva al mare? O una barca a motore se abitassi a Cortina?

Perché dovresti comprare una finestra con funzioni tipo “barca a motore” o tipo “slitta” se nel luogo in cui vivi non sono necessarie?

Da dove cominciare:

Magari sei già in una fase avanzata, ti sei già mosso per richiedere dei preventivi visitando qualche show-room della zona in cui abiti, o semplicemente hai fatto delle ricerche sul web per carpire informazioni utili che ti possano aiutare a capire cosa e da chi acquistare.

Non esiste una ricetta pronta che ti assicuri di non correre nessun rischio, tutto dipende da diversi fattori primo fra tutti una seria e competente valutazione del problema o dei problemi da risolvere.

Senza partire da questo particolare non è possibile, per nessun motivo, da parte di nessun venditore di finestre, farti un’offerta per la sostituzione dei tuoi infissi.

Come possiamo aiutarti

Ti porto l’esempio di quello che facciamo noi di Sana Finestra.

Proprio perché mi sono accorto di una grave mancanza nel settore ho deciso di fondare Sana Finestra e, in particolare, di sviluppare il Metodo Sana Finestra, un sistema UNICO, ESCLUSIVO e finalizzato a creare BENESSERE ABITATIVO nella tua casa, specie se abitata, attraverso l’installazione di nuove finestre.

Il nome Sana Finestra sta ad indicare una particolare attenzione al fare in modo che la casa sia sempre SANA e CONFORTEVOLE senza correre il rischio di insorgenza di problemi di varia natura come muffa, condensa e infiltrazioni che tipicamente capitano quando si sostituiscono le finestre.

Prevenire queste problematiche è il nostro obiettivo principale che siamo in grado di far ottenere grazie ad una serie di procedure di studio e di progettazioni particolari e personalizzate che generalmente nessuno, tra i miei concorrenti, si preoccupa di studiare o di mettere in atto.

Il Metodo Sana Finestra, prima di farti un’offerta, necessita di una serie di VALUTAZIONI SPECIFICHE, di assumere una serie di dati e di fare una analisi approfondita della condizione esistente della tua casa che ci possa consentire di configurare l’intervento di fornitura e che, in funzione di uno schema ben definito, sarà in grado di proporti un prodotto idoneo al bisogno che devi soddisfare.

Nessun preventivo standard ma un vero e proprio REPORT DI CONSULENZA per metterti al riparo da ogni possibile problema.

E ciò che è ancora più interessante è che il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.

Tutto quello che troverai scritto, potrà servirti come traccia, come un vero e proprio manuale delle istruzioni semplice preciso e completo che ti aiuterà a valutare tutte le offerte che riceverai e tutti i potenziali fornitori che incontrerai per scegliere quello che più ti si addice e per controllarne l’operato!

Ciao e a presto!
Gianluca Ortelli

Scarica ORA la GUIDA GRATUITA: SCEGLIERE NUOVE FINESTRE, cosa devi sapere per farlo nel modo migliore - Edizione 2023

CLICCA SUL PULSANTE QUI SOTTO E SCARICA SUBITO LA VERSIONE 2023 DELLO STRUMENTO CHE, NEGLI ULTIMI 2 ANNI, HA AIUTATO MIGLIAIA DI PERSONE NELLA SCELTA CONSAPEVOLE DELLE NUOVE FINESTRE!

LIBRO BESTSELLER AMAZON

Il 14 aprile 2023 è uscito il mio libro "SANA FINESTRA" dove racconto la mia storia e quella della nascita del "Metodo Sana Finestra”. Nel libro scoprirai quali sono i passi fondamentali per ottenere le migliori finestre per te e per la tua casa aumentando in modo significativo il tuo benessere abitativo.

Articoli recenti

Seguici su Facebook

Iscriviti al canale YouTube