
La nuova strategia di vendita di moltissimi serramentisti in questo periodo è impostata sul pubblicizzare una posa in opera certificata.
Negli ultimi tempi mi è capitato di leggere di miei colleghi che pubblicizzano la loro posa come “certificata”.
E ancora peggio, ultimamente ho letto post di Associazioni che pubblicizzano i loro corsi di posa in opera certificata promettendo a coloro i quali frequenteranno i loro corsi il rilascio di una certificazione.
Ora voglio che sia chiaro che, di base, la posa in opera certificata non esiste!
Esiste solo la possibilità di qualificarsi seguendo corsi specifici in modo da poter fornire una posa qualificata fatta seguendo una norma specifica che è la UNI 11673-1 che è stata pubblicata nel marzo del 2017 e di cui vedi gli estremi nella slide del dott. Stefano Mora del Consorzio LegnoLegno di Reggio Emilia.
Questo però non vuol dire essere certificati, ma dimostra solo che il posatore si è qualificato secondo una norma volontaria che quindi non una Legge e pertanto non è cogente.
Attualmente sono state pubblicate, e quindi attive, sia la parte 2, che la parte 3 di questa Norma.
Nel caso non lo sapessi ti dico subito che una norma non cogente significa che non è obbligatoria.
Questa norma e semplicemente volontaria e chi la applica lo fa per scelta, ma è bene sapere anche che, in caso di contenzioso, quando si arriva in giudizio, la prima azione che un giudice compie è quella di vedere se esiste una Legge che regolamenta la cosa e successivamente, in eventuale sua assenza, va a vedere se esiste una norma.
La norma a questo punto diventa determinante per stabilire competenze e responsabilità.
Nel caso specifico di una contestazione riguardante la posa in opera prima si verifica che chi ha fatto l’istallazione l’abbia fatta seguendo la norma esistente.
Se non lo ha fatto e la problematica è riconducibile ad un errore di posa, ne dovrà rispondere giuridicamente.
Questo però è ben diverso dall’essere certificati, in quanto ci deve essere una Legge specifica che definisca prima di tutto come ci si deve certificare.
Chi è abilitato a certificare le competenze dei posatori, come e da chi vengono svolti i controlli, le eventuali sanzioni dovute per chi posa senza essere certificato o per chi posa senza rispettare le indicazioni di Legge sono poi gli altri aspetti normati dalla 11673-2 e dalla 11673-3 anch’esse attivate.
Le novità in merito alle qualifiche dei posatori contenute nella parte 2 e 3 sono riferite solo a posatori qualificati e non a posatori certificati.
Come detto la norma UNI 11673-1 parla di come si progetta la posa in opera dei serramenti e di tutto ciò che si deve tenere conto per svolgere al meglio questa fase.
La 11673-2 darà invece indicazioni in merito ai requisiti relativi all’attività professionale del posatore di serramenti in edifici sia di nuova costruzione sia esistenti, e questo sia in termini di conoscenza che di abilità e competenza.
Invece la 11673-3 tratterà i requisiti minimi per l’erogazione di corsi di formazione rivolti all‘apprendimento delle conoscenze e allo sviluppo delle abilità degli installatori di serramenti.
Grazi e queste 2 parte della Norma, un installatore potrà conseguire un “patentino” specifico che lo qualificherà come “esperto posatore secondo la Norma UNI 11673”.
Attualmente però, avere o non avere questo patentino, non farà una grande differenza, perché chi non lo ha conseguito potrà comunque installare infissi.
Quindi per assurdo, se io non ho il patentino, ma installo infissi seguendo in modo preciso la Norma, farò lo stesso tipo di lavoro che farà chi invece ha il patentino e non avrò nessun tipo di problemi legali perché, ancora una volta, non si tratta di una Legge ma si tratta di una NORMA VOLONTARIA.
Per questo ti dico che se un venditore cerca di convincerti che lui è meglio perché ha il “patentino da posatore”, ti sta ingannando.
Come accennato poco sopra, mi è capitato di leggere alcuni post su Facebook che ho poi commentato chiedendo di spiegarmi in base a quale norma o Legge chi scriveva dichiarasse di essere in grado di formare posatori certificati.
Non posso ovviamente inserire gli screen shot del post ma posso in ogni caso riassumerli.
Nel botta e risposta scaturito vengono citate prima di tutto la norma UNI 10818, che non parla specificatamente di posa in opera ma si limita a definire le varie competenze delle figure impiegate in cantiere, e cioè il progettista, l’impresa edile, il direttore dei lavori, il serramentista, ecc. ecc.
Si accenna ovviamente la norma UNI 11673-1 specificando che il corso predisposto segue le indicazioni della norma.
Ma in sostanza non viene mai citata una Legge che renda il loro percorso formativo più valido di altri.
Accennano anche a una “certificazione” rilasciata, da ente terzo, che sarà senza ombra di dubbio un attestato di partecipazione al corso secondo la norma UNI 1673-1 il cui valore giuridico non sarà assolutamente più valido, di quello rilasciato da qualsiasi altro corso fatto da tecnici che da anni studiano la materia e che hanno contribuito alla stesura della norma.
Quello che rischi come consumatore è il fatto di trovarti ad avere a che fare con chi ha frequentato questo corso e pensa di essere “certificato” come posatore a norma di Legge in modo da essere più qualificato egli altri.
Se ti stai informando per avere notizie circa la sostituzione degli infissi di casa tua e il venditore che hai contattato ti parla di una posa con personale qualificato è corretto, ma se invece ti dice che il loro personale è migliore perché certificato ti sta dicendo una menzogna e per questo meglio guardarsi bene dall’affidargli il lavoro.
Nel primo caso chi ti parla di personale qualificato sta dimostrando la sua serietà, mentre nel secondo caso sta cercando di venderti una competenza utilizzando un termine inappropriato ma che fa indubbiamente più effetto.
Fino a due anni fa o anche di più, in pochi parlavano di posa in opera dei serramenti.
Tutti più che altro ponevano l’attenzione solo sul prodotto finestra, sulla ferramenta utilizzata, sui materiali e sul design.
Della posa non se ne parlava nemmeno.
Ora invece l’installazione è diventata, grazie anche alla norma UNI 11673-1/2/3, qualcosa di cui parlare durante la trattativa di vendita.
Questo perché si sono accorti quasi tutti che può essere utilizzata come un discreto strumento di vendita.
Di conseguenza oltre a continuare a parlare solo ed esclusivamente di prodotto, puntano a far passare il messaggio che la loro posa è superiore.
Ecco un trucchetto da utilizzare quando ricevi il preventivo da parte di un potenziale fornitore che hai contattato, per capire da subito quante competenze ha veramente la sua azienda.
In 9 casi su 10 sul preventivo troverai un’introduzione che in genere fa cosi:
“gentile cliente la ringraziamo per la sua gradita richiesta e, di seguito, le sottoponiamo la nostra migliore offerta per i seguenti prodotti e servizi”
Successivamente troverai la descrizione generale del prodotto che ti offrono, tipo di sistema, materiale ferramenta, vetro eccetera.
Poi ancora la descrizione di tutti i prodotti che ti offrono con tanto di disegnino magari a colori, decine di sigle e numeri sparsi qua e la con relativo prezzo unitario.
Descrizione degli accessori eventualmente necessari.
E infine troverai la parte relativa alla posa in opera.
Ora fai attenzione: se in questa parte troverai scritto semplicemente “posa in opera elementi”, oppure “installazione a regola d’arte”, o altre frasi simili limitate a una riga di 3/4 parole seguite dal prezzo della posa, stai pur certo che di qualificato in quel caso c’è ben poco.
E lo stesso dicasi nel caso la frase sia: “posa in opera certificata delle finestre con sistema (nome del sistema)”, seguito dal prezzo della posa, perché qui ancora peggio si sta facendo leva sull’essere certificati senza dare una spiegazione precisa di come si intende eseguire il lavoro.
Non ti sembra strano il fatto che siano state impiegate pagine e pagine di preventivo per descrivere il prodotto e invece per la posa in opera ci si è limitati a una semplice riga?
La posa in opera fa parte dell’intervento di fornitura di una finestra! È una parte molto importante perché fa da collegamento tra l’infisso e la sua sede all’interno del muro.
Nell’ambito della fornitura di una finestra l’installazione è molto più importante della scelta del prodotto e incide in maniera significativa sulla buona riuscita del lavoro.
E il tuo potenziale fornitore ci dedica solo una riga!
Ovviamente non c’è una regola specifica, ma quanto meno spiegare a chi deve acquistare nuove finestre in che modo verranno installate sarebbe doveroso.
Io ad esempio dedico parecchio spazio a spiegare come Sana Finestra farà l’intervento, non solo dal punto di vista dell’esecuzione ma sopratutto dal punto di vista dei motivi per i quali si è scelto di intervenire così.
Semplicemente perché per ogni intervento che eseguiamo mi metto a studiare a fondo la situazione e a progettare in modo analitico e specifico quale sia il miglior tipo di installazione da fare in funzione del genere di intervento che andrò a realizzare.
Spiego ad esempio cosa si dovrà fare, come dovrà essere fatto, in quanto tempo verrà fatto e con quali materiali dovrà essere fatto.
Chi non lo fa potrebbe anche eseguirti un lavoro che alla fine non ti darà i risultati che ti aspetti.
Come ad esempio la posa in opera di una nuova finestra appoggiata sopra al telaio della vecchia finestra.
Luce ridotta, spazio visivo ridotto, tenuta statica limitata, tenuta termica limitata, risultato estetico discutibile, cliente che non se lo aspettava ma che, suo malgrado, se lo deve digerire.
Non esiste la posa in opera certificata, ma al massimo puoi trovare una posa in opera qualificata!
Dopo l’emanazione delle parte 2 e 3 della Norma, potranno esserci installatori qualificato con uno specifico “patentino” di posa.
Questo patentino però, ripeto, non è obbligatorio quindi averlo o non averlo non fa differenza, perché chi non lo ha può comunque installare finestre e può farlo seguendo in modo perfetto le indicazioni della norma facendo un lavoro fatto bene, questo sopratutto se il venditore delle finestre ha lavorato bene sul “prima” e cioè sulla corretta configurazione dell’intervento!
Perché per fare una buona posa in opera è necessario partire prima da una corretta progettazione!
Una corretta progettazione per essere tale necessita per forza di un sopralluogo conoscitivo della situazione in cui si andrà a operare! Senza un’ ispezione conoscitiva e una corretta configurazione un fornitore non ti sta vendendo nulla di utile ma solo un prodotto che a lui fa comodo vendere.
Per questo motivo ho pensato e creato il Metodo Sana Finestra l’unico sistema specifico ideato per valutare e progettare nel modo corretto ogni fase dell’installazione.
Ti porto l’esempio di quello che facciamo noi di Sana Finestra.
Proprio perché mi sono accorto di una grave mancanza nel settore ho deciso di fondare Sana Finestra e, in particolare, di sviluppare il Metodo Sana Finestra, un sistema UNICO, ESCLUSIVO e finalizzato a creare BENESSERE ABITATIVO nella tua casa, specie se abitata, attraverso l’installazione di nuove finestre.
Il nome Sana Finestra sta ad indicare una particolare attenzione al fare in modo che la casa sia sempre SANA e CONFORTEVOLE senza correre il rischio di insorgenza di problemi di varia natura come muffa, condensa e infiltrazioni che tipicamente capitano quando si sostituiscono le finestre.
Prevenire queste problematiche è il nostro obiettivo principale che siamo in grado di far ottenere grazie ad una serie di procedure di studio e di progettazioni particolari e personalizzate che generalmente nessuno, tra i miei concorrenti, si preoccupa di studiare o di mettere in atto.
Il Metodo Sana Finestra, prima di farti un’offerta, necessita di una serie di VALUTAZIONI SPECIFICHE, di assumere una serie di dati e di fare una analisi approfondita della condizione esistente della tua casa che ci possa consentire di configurare l’intervento di fornitura e che, in funzione di uno schema ben definito, sarà in grado di proporti un prodotto idoneo al bisogno che devi soddisfare.
Nessun preventivo standard ma un vero e proprio REPORT DI CONSULENZA per metterti al riparo da ogni possibile problema.
E ciò che è ancora più interessante è che il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.
Tutto quello che troverai scritto, potrà servirti come traccia, come un vero e proprio manuale delle istruzioni semplice preciso e completo che ti aiuterà a valutare tutte le offerte che riceverai e tutti i potenziali fornitori che incontrerai per scegliere quello che più ti si addice e per controllarne l’operato!
Ciao e a presto!
Gianluca Ortelli
Il 14 aprile 2023 è uscito il mio libro "SANA FINESTRA" dove racconto la mia storia e quella della nascita del "Metodo Sana Finestra”. Nel libro scoprirai quali sono i passi fondamentali per ottenere le migliori finestre per te e per la tua casa aumentando in modo significativo il tuo benessere abitativo.