
Quello che vedi nella foto qui sotto è un campione angolare di finestra in alluminio.
La costruzione di infissi in alluminio ha cominciato a prendere piede all’inizio degli anni ’80.
Da allora l’alluminio, così come tutti gli altri materiali utilizzati per la costruzione di finestre, ha fatto enormi passi in avanti in termini di finiture estetiche e tecnologia.
Ora andiamo a vedere come è fatto un profilo in alluminio utilizzato per costruire finestre.
Questo qui sotto è un profilo base da 76 mm.
I 76 mm indicano lo spessore dell’anta, mentre quello del telaio può essere uguale oppure inferiore.
Nel caso del campione in foto lo spessore è di 68 mm.
Anche nell’alluminio, cosi come nel legno e nel PVC, si parte da uno spessore base minimo di 70 mm e si sale verso spessori maggiori.
Anche in questo caso, con l’aumentare dello spessore aumenterà il valore isolante totale della finestra.
Come potrai immaginare, trattandosi di un profilo metallico, per poter arrivare a raggiungere lo stesso valore di isolamento di un profilo in legno o in PVC, l’alluminio necessità di uno spessore del sistema maggiore e di vetri più performanti.
E’ il vetro, infatti, l’elemento determinante per far ottenere ad un infisso in alluminio delle buone performance. Più è estesa la superficie del vetro, più la finestra sarà isolante.
Quindi se metti a confronto una piccola finestra e una grande finestra, come logica sarai portato a pensare che la finestra grande disperda di più il calore e quindi sia meno isolante rispetto alla piccola finestra.
Invece la questione è esattamente all’opposto: sarà la finestra piccola ad avere una trasmittanza termica più elevata rendendola dunque meno isolante.
Come puoi notare nella foto sopra, la sezione del profilo di allumino è diviso in 2 parti unite con un materiale di colore nero.
Questo materiale, oltre a fare il collegamento tra i due profili è isolante e si tratta del taglio termico (comunemente chiamato TT) che consente di evitare che il profilo metallico esposto alla parte esterna della casa, cioè quella più fredda, sia in contatto con quella interna, cioè più calda. E viceversa.
Per aumentare ulteriormente le performance questo materiale può essere riempito di poliuretano.
Nella foto sopra vedi un profilo per costruire infissi in alluminio che non è a taglio termico.
La sua definizione tecnica è profilo a taglio freddo.
Come puoi notare si tratta di un profilo unico che non è diviso in due come per il profilo a taglio termico.
Di conseguenza, la parte esterna direttamente a contatto con il freddo invernale al di fuori della casa è direttamente collegata alla parte interna che starà all’interno dell’abitazione.
Per questo motivo, se metti una mano su una finestra con profilo a taglio freddo in inverno, lo sentirai gelato.
Un tempo questo era l’unico profilo utilizzato per costruire una finestra in alluminio.
Era in un pezzo unico e questo creava costantemente problemi di condensa interna molto evidenti sulle superfici degli infissi.
La finestra si bagnava completamente e spesso gocciolava all’interno della casa.
Ora questo pericolo è scongiurato appunto dal taglio termico. Anche se potrebbero comunque verificarsi problemi di condensa causati, però, da particolari condizioni estremamente sfavorevoli all’interno della casa.
Tieni presente che ancora oggi, in particolari regioni d’Italia dove non si hanno particolari esigenze di alto isolamento, il profilo a taglio freddo è molto utilizzato.
Sentirai spesso dire che “l’alluminio è freddo”, specialmente da chi non vende infissi in alluminio ma li vende in altri materiali.
E obiettivamente non vedo come non potrebbe esserlo dal momento che si tratta di un metallo.
Anche se a taglio termico difficilmente la sua superficie sarà calda come quella dei suoi concorrenti legno e PVC, a meno che non ci sia una fonte di calore che lo irradia costantemente.
A parte questo un valore isolante in linea con le disposizioni di Legge è assolutamente ottenibile senza particolari difficoltà, solo attuando piccoli accorgimenti progettuali.
Un infisso in allumino è particolarmente indicato in situazioni dove ci sono grandi vetrate.
L’alluminio infatti si presta per essere utilizzato in situazioni dove serve una elevata prestazione statica.
Quindi, ad esempio, grandi vetrine di negozi, porte di attività commerciali dove c’è un frequente passaggio, oppure ancora grandi vetrate panoramiche per case private.
Inoltre, negli ultimi anni i produttori di profili hanno sviluppato i cosiddetti profili minimali, che consentono di realizzare finestre dal design molto pulito e con pochissimo profilo a vista, a vantaggio di una maggiore superficie vetrata.
Quindi molto più vetro, molta più luce, molto meno materiale del profilo a vista.
Queste caratteristiche, come già accennato prima, contribuiscono inoltre ad aumentare ulteriormente i valori isolanti degli infissi in alluminio grazie al vetro, che è determinante al fine della trasmissione termica.
Con profili più sottili in genere il vetro viene incollato per dare più stabilità all’anta.
Naturalmente, come già detto riguardo agli infissi in PVC, in caso di rottura del vetro non tutti prevedono la sua semplice sostituzione, ma intervengono sostituendo interamente l’anta.
E come puoi immaginare, se sostituire solo semplicemente un vetro può voler dire attendere qualche giorno, la sostituzione di un’intera anta può comportare un’attesa di diverse settimane.
Una finestra in alluminio può essere rifinita con colorazioni pastello: bianco, marrone, rosso, crema, ecc…
Oppure può essere rifinita in colore imitazione legno.
Oppure ancora in colori ad effetto metallizzato.
I colori pastello possono essere in finitura lucida, opaca, oppure ruvida al tatto.
Da segnalare in merito alla finitura ad imitazione legno che negli ultimi anni questa ha raggiunto livelli estetici molto realistici.
Per chi, ad esempio per motivi estetici, non vuole vedere l’alluminio all’interno della propria casa, è possibile utilizzare una versione alternativa chiamata “alluminio legno”.
Come puoi vedere nella foto qui sotto, si tratta (per farti capire) di un infisso interamente costruito in alluminio al quale viene applicata una tavoletta in legno interna di rivestimento che lo riveste e lo rende esteticamente più bello ed elegante.
Una particolarità di questa versione è che questa tavoletta può essere realizzata anche con un tipo di legno che normalmente non è adatto alla costruzione di finestre.
Si tratta di alcune specie legnose che di norma vengono utilizzate solo per lavori interni in quanto troppo deboli per poter resistere nel tempo agli agenti atmosferici.
In questo caso però, essendo solo un elemento estetico interno che va a coprire tutta la struttura portante che rimane sempre in alluminio, il problema di resistenza alle condizioni esterne non si pone.
L’assemblaggio delle finestre in alluminio avviene con una lavorazione a 45 gradi fatta in modo meccanico con delle squadrette che congiungono i vari pezzi.
Le finestre in alluminio possono essere dotate sia di doppio vetro, cioè 2 lastre di vetro separate da una canalina distanziatrice, sia di triplo vetro, cioè 3 lastre separate da una canalina distanziatrice.
E’ importante che questa canalina sia in materiale isolante e non più in alluminio come accadeva un tempo.
Ormai tutti i vetri, anche quelli degli infissi in legno e in PVC, devono avere un distanziale in materiale isolante.
A maggior ragione in una finestra in alluminio questa caratteristica è basilare al fine di scongiurare possibili problemi di condensa interna sul bordo del vetro. Per questo motivo non deve mai mancare!
Ormai i produttori di finestre in allumino evoluti montano standard ferramenta perimetrale a nastro che ha la doppia funzione anta a battente e anta a ribalta di serie.
Chi eventualmente non monta questo tipo di ferramenta come standard è sicuramente rimasto arretrato con l’evoluzione tecnica dei prodotti e ti consiglio di non sceglierlo come fornitore.
I pregi delle finestre in alluminio sono l’assenza di manutenzione, la possibilità di realizzare infissi di grandi dimensioni e la possibilità di avere finestre con profili minimali molto sottili.
Mentre i difetti sono una maggiore difficoltà per raggiungere un elevato isolamento termico, specie se comparato ad uguali spessori con legno e ancora peggio con il PVC, e l’estetica che non è assolutamente paragonabile, ad esempio, ad una finestra in legno.
L’alluminio è da molti preferito perché non necessita di manutenzione alle superfici.
Avrai sicuramente sentito dire da qualcuno: “Metto gli infissi in alluminio perché sono eterni e così non li tocco più!”
E’ bene che tu sappia che però la luce diretta del sole rovina ogni cosa… e che quindi anche la verniciatura di un profilo in alluminio negli anni perderà la sua lucentezza.
Sicuramente verranno inventate (o magari ci sono già) vernici per ripristinare la vecchia finitura, ma ciò non toglie che comunque anche la superficie di un infisso in alluminio non sia eterna.
Certo non rischierai che marcirà come invece può accadere ad un infisso in legno.
Ciò che bisogna tener presente è che il ricambio medio di un buon infisso è di circa 30/40 anni e questo indipendentemente dal fatto che questi siano in alluminio, in legno o in PVC.
Le finestre in alluminio sono molto utilizzate in sostituzione dei vecchi infissi esistenti, grazie all’uso di un profilo comunemente chiamato a Z o da ristrutturazione.
Si tratta in pratica di un telaio che ha una particolare aletta che lo rende simile per forma, appunto, ad una Z e che gli consente di rivestire parzialmente il vecchio serramento.
Viene molto usato da tantissimi rivenditori perché facilità la posa in opera.
Ora, personalmente sono contrario all’utilizzo del telaio a Z perché non in linea con gli standard qualitativi che Sana Finestra intende garantire ai propri clienti.
Andare ad applicare un nuovo infisso sul telaio di un vecchio infisso esistente porta principalmente due criticità.
La prima è che il telaio delle vecchie finestre potrebbe non essere sufficientemente statico per sostenere il peso del nuovo infisso, che è notevolmente più elevato.
La seconda è che l’applicazione del nuovo infisso sul vecchio telaio creerà il restringimento della luce vetro e, di conseguenza, dello spazio visivo.
Un’altro fattore importante in merito agli infissi in alluminio riguarda chi assembla fisicamente le finestre.
Esistono diversi produttori molto rinomati di profili sul mercato che producono solo delle barre che poi vengono vendute a tutta una serie di aziende piccole, medie o grandi che, successivamente, producono gli infissi seguendo le istruzioni date dai produttori dei profili di cui sopra.
Quindi in sostanza tutte le aziende di produzione di finestre in alluminio assemblando barre prodotte da grandi aziende che di conseguenza non fanno il prodotto finito.
Per questo una delle cose da tenere ben presente in fase di valutazione per l’acquisto di nuovi infissi è capire bene chi assembla il profilo, che tecnologia usa e che certificazioni produttive utilizza.
Naturalmente devi sapere che tutte le finestre immesse sul mercato a partire dal 2010 devono essere marcate CE. Cioè devono rispettare una serie di regole Europee per essere dichiarate sicure per l’utilizzatore finale.
Chi non ti da la marcatura CE (che può essere una targhetta applicata alla finestra o un documento allegato alla fattura o alla bolla di trasporto) non è in regola e il prodotto che ti ha venduto potrebbe crearti seri problemi.
Addirittura, un prodotto non marcato CE deve essere obbligatoriamente ritirato dal mercato e tu hai il diritto di pretenderne la sostituzione.
Spero di averti spiegato in modo facile e comprensibile, per uno che magari non è del mestiere, le caratteristiche basilari di una finestra in alluminio.
Come spero già saprai, Sana Finestra si occupa solo della sostituzione degli infissi sopratutto in case abitate dove è necessaria una maggiore attenzione al preservare gli ambienti domestici.
Indipendentemente dal tipo di materiale utilizzato per produrre infissi, quello che fa la differenza e la progettazione preliminare del lavoro da eseguire!
Non esiste un infisso giusto o sbagliato, esiste l’infisso più adatto al contesto in cui si deve andare a inserirlo.
Per fare questo ho creato il Metodo Sana Finestra.
Il Metodo Sana Finestra è un sistema unico, esclusivo e personalizzato, in grado di migliorare il benessere abitativo dei nostri clienti all’interno della loro casa attraverso la sostituzione degli infissi.
Grazie all’esclusivo “GIUNTO ANTI CONDENSA” e a 10 procedure specifiche di progettazione, il Metodo Sana Finestra è un sistema che attualmente non troverai mai dai miei concorrenti.
Il Metodo Sana Finestra però non è per tutti, per poterlo stilare è necessario prima di tutto passare da una consulenza telefonica a seguito della quale, se si verificheranno determinate condizioni, si procederà con un particolare Check-Up Abitativo, finalizzato a definire un progetto di intervento specifico secondo il protocollo del Metodo Sana Finestra.
Ho investito molte energie in questo progetto che è partito nel 2010 e che ho continuato a ottimizzare fino a farlo diventare un vero e proprio sistema specifico.
E’ un sistema che non punta a venderti un prodotto, bensì punta a darti prima di tutto una soluzione alle criticità, sia che siano note oppure.
Lo scopo di questo metodo e quello di dare alle persone che entrano in contatto con me tutte le indicazioni necessarie per fare in modo che il lavoro di sostituzione degli infissi sia il più vantaggioso possibile.
Immagina il Metodo Sana Finestra come una relazione super partes che ti aiuterà a districarti dal mare delle offerte estremamente tecniche e poco chiare e che ti aiuterà a scegliere il meglio per te, per la tua casa e per la tua famiglia.
Nessun preventivo standard, ma una vera e propria relazione di consulenza per metterti al riparo da ogni possibile problema.
Perché il mio obiettivo principale è quello di metterti in condizione di fare un acquisto che ti possa portare reali vantaggi, evitandoti di buttare i tuoi soldi al vento.
Il mio ruolo è prima di tutto quello di essere per te un consulente e non un venditore, perché come avrai notato nel mio sito non ho foto emozionali di finestre o di realizzazioni.
Ed è fatto apposta così, perché quello su cui voglio farti riflettere, è che non è necessario concentrarsi solo sull’infisso, perché la scelta della giusta finestra, quella che fa proprio al caso tuo è una conseguenza di un lavoro di consulenza e di progettazione che per Sana Finestra è alla base del proprio operato.
Per questo il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.
E un primo passo verso il mio sistema di lavoro puoi farlo subito richiedendo la mia GUIDA GRATUITA comodamente da questa pagina cliccando sul pulsante qua sotto.
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Per oggi è tutto!
Appuntamento al prossimo articolo.
Ciao e a presto!
Gianluca Ortelli
"SANA FINESTRA - Con il metodo “Sana Finestra” scopri come scegliere le giuste finestre per ottenere il miglior benessere abitativo nella tua casa"