Sana Finestra

Vecchie finestre: meglio ristrutturarle oppure sostituirle?

Che differenza c'è tra una vecchia ed una nuova finestra? Spesso mi chiedo come il comune “uomo della strada” valuti la differenza tra un vecchio e un nuovo infisso. E me lo chiedo anche perché moltissime persone sono convinte che le loro vecchie finestre siano ancora belle e che sia meglio restaurarle piuttosto che cambiarle. Ho quindi pensato di scrivere un'articolo per spiegarti i benefici di un possibile restauro delle tue vecchie finestre piuttosto che quelli di una loro sostituzione. Buona lettura!

Fondamentalmente quando mi sono messo a scrivere questo articolo non ero molto convinto della sua utilità. Sostanzialmente mi sono chiesto: “come potrà essere utile a qualcuno un articolo che evidenzia le differenza tra vecchie e nuove finestre su un blog di un’azienda che vende infissi?”

Forse ti sembrerà strano ma se sei qui, se ti stai informando su questo blog, molto probabilmente la tua intenzione è quelle di procedere con la sostituzione dei tuoi vecchi serramenti e non hai bisogno di essere convinto a farlo. Quindi che senso potrebbe avere questo spot al mio lavoro di sostituzione di vecchie finestre?

Lo avrebbe solo se fossimo su un blog ad esempio di un’azienda specializzata in climatizzazione dove ti spiegherebbero che è inutile potenziare l’impianto di riscaldamento e di raffreddamento in una casa con finestre altamente disperdenti.

Nel caso ti trovassi su un blog simile al fine di poter capire come poter avere più calore nella tua casa gelida, sfogliando gli articoli del blog potresti imbatterti in un articolo come questo. E leggendolo scoprirai che per migliorare il benessere climatico dentro la tua casa, un passo importante potrebbe essere appunto quello di renderla meno dispersiva cambiando le finestre.

Eppure a dire il vero il mio pensiero è che capire quali sono le differenze tra vecchi e nuovi infissi sia comunque importante e ti possa aiutare a prendere in considerazione dei particolari che non ti erano venuti un mente prima. Inoltre ti aiuterebbe a focalizzare meglio tutte le possibilità aggiuntive che potresti ottenere abbinandole al motivo principale che ti ha fatto scattare la molla per procedere con questa importante decisione.

Conviene restaurare!

“Ma come Gianluca, mi hai appena fatto un’introduzione sul fatto che c’è una differenza tra infissi vecchi e infissi nuovi ed ora titoli questo paragrafo  Conviene Restaurare”? Sono più che sicuro che hai appena pensato questo!

E infatti ti capisco, ma il titolo che ho scritto sopra mi è venuto in mente perché ultimamente vedo spesso delle campagna pubblicitaria di aziende che si occupano solo di riportare a nuova vita la vecchie finestre. Le ritirano, le sverniciano, le riparano e le riverniciano rendendole come nuove.

Con il risultato che alla fine del processo tu avrai in casa sempre finestre che definire giurassiche è riduttivo. Perché in fin dei conti non mi capacito di come possano esserci ancora appartamenti, tutt’ora abitati, che hanno finestre costruite più di 100 anni fa, e non capisco come non si possa prendere in considerazione di sostituirle.

Certo magari adesso protrai obiettare che “non tutti possono permettersi di sostituire gli infissi”, e posso anche dati ragione, ma senza generalizzare credo che un intervento sugli infissi non sia certo considerabile come una spesa superflua.

Per questo mi viene il dubbio che manchi la percezione dell’innovazione, del miglioramento del benessere abitativo dato dalla sostituzione dei serramenti e per questo credo che la considerazione che viene fatta tra infissi vecchi e infissi nuovi è solo puramente estetica. E in tema di estetica ecco che tenersi le proprie vecchie finestre che però, totalmente rinnovate sono belle da vedere e sembrano “ancora nuove” possa farti pensare di aver fatto bingo.

"Cosa le cambio a fare!", "Sono ancora belle!", "Possono durare ancora qualche anno!"

Hai mai pensato e pronunciato questa frase? Se lo hai fatto molto probabilmente l’azienda che restaura è quella che fa per te, anche se sul fatto che sia conveniente non sono del tutto d’accordo.

Si lo so cosa stai pensando, “Certo Gianluca, è normale che tu non sia d’accordo, dal momento che se tutti restaurano tu non vendi più finestre!”. È chiaro che per me, che campo vendendo infissi sentirmi dire che restaurare i vecchi serramenti sia meglio non è certo un motivo per essere contento. Ma il mio lavoro non è quello di fare il semplice venditore piazzista che deve a tutti i costi perorare la sua causa.

Non so se lo sai ma il mio ruolo principale nei confronti delle persone che entrano in contatto con Sana Finestra in primo luogo è quello di consulente.

Mi occupo di finestre da più di 30 anni e le conosco molto bene, le ho viste crescere, se così si può dire usando una metafora molto in voga. Quando ho iniziato la lavorare in laboratorio con mio padre a metà degli anni ’80, le finestre avevano appena subito una prima grande rivoluzione.

Erano appena passate da semplici telai in legno con all’interno un vetro spesso solo 4 mm e con nessun elemento che potesse fermare l’aria tra il telaio fisso e quello apribile, ad avere una guarnizione tra anta e telaio ed il vetro doppio con una camera d’aria isolante all’interno. Inoltre lo spessore dell’infisso era aumentato di circa 10 millimetri per poter consentire di contenere un vetro di almeno 20 mm.

Vivo in una zona dove i paesi sono di origine medioevale, e quasi tutte le case hanno al loro interno un camino, quando negli anni ’80 sostituivamo le vecchie finestre con quelle nuove, la prima cosa che ci veniva segnalata era che il camino, che prima era perfettamente funzionante, smetteva di esserlo e cominciava a fare fumo.

Le nuove finestre con la guarnizione in gomma tra anta e telaio, impedivano l’ingresso di aria che aiutava a creare quella corrente che consentiva al camino di bruciare bene e di mandare il fumo verso l’alto. Gli anni ’80 furono un primo passo verso un sistema di chiusura della casa attraverso le finestre che cominciò a renderle più protette dal punto di vista della dispersione termica e delle infiltrazioni di aria.

I giorni nostri

Al giorno d’oggi però quel salto di qualità della vita all’interno della casa dato dalle finestre immesse sul mercato negli anni ’80 è ormai ampiamente superato. Ora le finestre hanno come minimo 2 guarnizioni e in alcuni modelli arrivano anche a 4 guarnizioni.

Ora il vetro come minimo ha una spessore di 24 mm e lo spessore minimo di un infisso base non è mai meno di 70 mm. Le performance di questi nuovi serramenti sono anni luce più avanti di quelle degli anni ’80.

Credi davvero che restaurando le tue vecchie finestre sia conveniente?

Riparare una vecchia finestra, facendo in modo che chiuda correttamente senza sfregare da qualche parte, renderla esteticamente gradevole riverniciandola, o addirittura riparando qualche pezzo che negli anni si può essere danneggiato avrà solo ed esclusivamente un valore affettivo.

Non ti porterà un risparmio energetico, non esalterà i precedenti pregi, che saranno comunque pochi, e non ne eliminerà i difetti sicuramente molti di più. Certo è possibile pensare di inserire un doppio vetro e una guarnizione nelle vecchie finestre, ma personalmente la ritengo una spesa inutile e nel tempo poco redditizia.

Inoltre se stiamo parlando di restauro, andare a modificare il vecchio infisso per poter fare queste due lavorazioni, spesso rovina l’estetica originale e non è certo configurabile come un restauro.

Perché è una spesa inutile

Se nel tuo garage ci fosse una normalissima utilitaria che ha 20 anni, ti sembrerebbe logico andarci ad installare un motore di una Lamborghini?

Immagino di no, perché ammesso che ci entri nel cofano, sarebbe impossibile poterlo utilizzare al meglio e sopratutto in sicurezza. Ecco lo stesso vale per le vecchie finestre!

Nelle finestre prodotte fino agli anni ’80, quelle senza guarnizione per intenderci, tra anta e telaio si lasciava pochissimo spazio per fermare un po’ l’aria che entrava.

L’anta ed il telaio quindi quasi si toccavano e per questo andare a inserire un elemento che faccia spessore come è il caso di una guarnizione, andrebbe a ostacolare la corretta movimentazione delle ante creando un attrito sulle cerniere che consentono l’apertura e la chiusura.

Questo, nel tempo, porterà a creare problemi in chiusura ed in apertura delle finestre. L’inserimento di un vetro doppio con camera isolante poi, necessità di alcune lavorazioni.

Per prima cosa il vetro, per essere effettivamente isolante dovrebbe avere almeno una camera da 12 mm di spessore il che porta lo spessore totale del vetro ad almeno 20 mm.

Installarlo su una serramento anni ’70 da 50 mm, o peggio ancora prodotto prima degli anni’ 60, da 40 o al massimo 45 mm, necessita di una completa fresatura del vano di alloggiamento dello stesso e di conseguenza dell’applicazione di ferma vetri sia interni che esterni.

Capirai che l’estetica originale qui va a farsi benedire e che la questione affettiva che molti tirano in ballo per non prendersi la responsabilità di intervenire migliorando il loro benessere abitativo sia pretestuosa. Se poi il serramento originale non è in colore pastello, e cioè bianco, grigio, ecc., ma è in color legno, i ferma vetro che verranno applicati si faranno notare da metri di distanza per la loro differenza di colore.

Infine, serramenti che hanno come minimo 40 anni, o magari anche molti di più, con l’applicazione di un peso di almeno 20 kg al metro quadro non potranno garantire la sicurezza di poter reggerne il peso nel tempo.

Concludendo

Credo che ormai ti sia chiaro che tra vecchie e nuove finestre la differenza sia notevole. Lo è sia in termini di prestazioni e che in termini di estetica ed ingombri. Per questo la tua riflessione e la tua attenzione si devono concentrare su una considerazione fondamentali e cioè qual è il tuo obiettivo finale.

Se l’obbiettivo è semplicemente estetico o affettivo allora potrebbe vale la pena considerare di procedere con un restauro previa verifica delle funzionalità e delle condizioni statiche dell’infisso esistente. Ma in questo caso senza alterare la natura costruttiva della finestra originale e di conseguenza lasciando da parte l’applicazione di guarnizioni e l’installazione di un doppio vetro.

Se invece l’obiettivo è quello di migliorare il tuo benessere e il tuo confort dentro casa, riducendo anche la spesa per il riscaldamento, allora la sostituzione è indubbiamente la più indicata. Chiaramente tra le due opzioni ci sarà da fare anche una valutazione dei costi. In proporzione restaurare le vecchie finestre costerà probabilmente meno, rispetto al sostituirle.

Inoltre sostituirle, facendo un intervento corretto dal punto di vista tecnico, deve necessariamente prevedere l’eliminazione dei vecchi telai fissi e questo, seppur senza demolire la casa, comporta un minimo di disagio da dover mettere in conto. Ricordati che ottenere sia il vantaggio estetico originale, sia il benessere abitativo conseguente ad un risparmio energetico, andando semplicemente a restaurare un vecchio infisso è impossibile.

Come possiamo aiutarti

Ti porto l’esempio di quello che facciamo noi di Sana Finestra.

Proprio perché mi sono accorto di una grave mancanza nel settore ho deciso di fondare Sana Finestra e, in particolare, di sviluppare il Metodo Sana Finestra, un sistema UNICO, ESCLUSIVO e finalizzato a creare BENESSERE ABITATIVO nella tua casa, specie se abitata, attraverso l’installazione di nuove finestre.

Il nome Sana Finestra sta ad indicare una particolare attenzione al fare in modo che la casa sia sempre SANA e CONFORTEVOLE senza correre il rischio di insorgenza di problemi di varia natura come muffa, condensa e infiltrazioni che tipicamente capitano quando si sostituiscono le finestre.

Prevenire queste problematiche è il nostro obiettivo principale che siamo in grado di far ottenere grazie ad una serie di procedure di studio e di progettazioni particolari e personalizzate che generalmente nessuno, tra i miei concorrenti, si preoccupa di studiare o di mettere in atto.

Il Metodo Sana Finestra, prima di farti un’offerta, necessita di una serie di VALUTAZIONI SPECIFICHE, di assumere una serie di dati e di fare una analisi approfondita della condizione esistente della tua casa che ci possa consentire di configurare l’intervento di fornitura e che, in funzione di uno schema ben definito, sarà in grado di proporti un prodotto idoneo al bisogno che devi soddisfare.

Nessun preventivo standard ma un vero e proprio REPORT DI CONSULENZA per metterti al riparo da ogni possibile problema.

E ciò che è ancora più interessante è che il Metodo Sana Finestra potrà esserti utile anche senza che sia necessario per te acquistare da noi.

Tutto quello che troverai scritto, potrà servirti come traccia, come un vero e proprio manuale delle istruzioni semplice preciso e completo che ti aiuterà a valutare tutte le offerte che riceverai e tutti i potenziali fornitori che incontrerai per scegliere quello che più ti si addice e per controllarne l’operato!

Ciao e a presto!
Gianluca Ortelli

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